Gaza-InfoPal. Decine di sostenitori di Fatah sono rimasti feriti a causa degli incidenti scoppiati nella piazza al-Saraya di Gaza, durante le celebrazioni per il 48° festival della fondazione del movimento nazionalista palestinese. Gli scontri hanno avuto inizio a meno di mezz’ora dall’avvio del festival e sono proseguiti fino a tarda serata. Tutti i feriti sono stati trasportati all’ospedale al-Shifa di Gaza
Fonti mediche e testimoni oculari hanno riferito di decine di feriti a causa del crollo del palco con l’impianto luci, montato nella piazza centrale di Gaza.
Le stesse fonti hanno riferito di alcune persone ferite a causa degli scontri, con armi bianche, scoppiati tra i sostenitori di Mahmoud Abbas da una parte, e Mohammed Dahlan dall’altra, quando questi ultimi sono riusciti a circondare il palco, interrompendo le celebrazioni.
Gli incidenti si sono estesi nelle zone che circondano la piazza di al-Saraya, con lanci di pietre che hanno danneggiato alcune proprietà private.
Testimoni oculari hanno riferito che membri di Hamas sono intervenuti per sedare la rissa tra le due correnti contrapposte di Fatah, mentre tra i sostenitori di quest’ultimo, provenienti dal nord e dal sud della Striscia di Gaza, è prevalso il malcontento perché il loro movimento non aveva provveduto ad organizzare il loro viaggio di rientro.
Fatah aveva chiesto alla delegazione di Hamas di non recarsi alla sede del festival, a causa dei disordini. Mentre alcune fonti riferiscono che tale richiesta è dovuta al fatto che il festival è stato completamente dominato dai sostenitori di Dahlan.
In un comunicato scritto, Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas, ha reso noto che Fatah ha chiesto alla delegazione del suo movimento di non partecipare a causa della confusione e la perdita di controllo del palco.
Fonti da Fatah hanno confermato l’annullamento di alcune tappe del festival, “a causa dei disordini e per garantire la sicurezza dei partecipanti”. Tra gli eventi cancellati figurano i discorsi del delegato di Fatah a Gaza, Nabil Sha’at, e quello dell’ex detenuto nelle prigioni israeliane Rohi Mushtaha, che avrebbe dovuto parlare a nome delle fazioni palestinesi.