Sequestro della nave-cargo in acque internazionali: ‘atto di pirateria israeliana’.

Infopal/Agenzie. Questa mattina, Hezbollah ha negato le accuse sollevate ieri dal governo israeliano, in relazione alla nave catturata in acque internazionali e carica di armi (Marina israeliana abborda nave con 'carico d'armi'.)

Israele, infatti, aveva subito indicato il Libano di Hezbollah come il destinatario del cargo abbordato dalla Marina a 100 miglia dalle acque territoriali israeliane, dunque in piena giurisdizione internazionale, e come tale, un atto di pirateria.

“Hezbollah nega fermamente ogni collegamento alle armi che il nemico sionista ha confiscato dalla nave”, ha dichiarato il movimento, secondo quanto riporta l'agenzia AFP.
“Contemporaneamente, Hezbollah denuncia la pirateria israeliane in acque internazionali”.

Israele aveva fatto sapere ieri che nella nave attaccata erano stipate centinaia di tonnellate di razzi Katyusha e altri armamenti, provenienti dall'Iran e diretti verso la Siria.

Tuttavia, sia la Siria sia l'Iran hanno respinto le accuse. Il ministro degli Esteri siriano ha affermato che la nave stava navigando “dal” suo Paese e non “verso”.

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