Kafr Kana – InfoPal. Shaykh Kamal Khatib, vice presidente del Movimento Islamico in Israele (Territori palestinesi occupati nel ’48, ndr), ha commentato così la nomina a presidente della Repubblica egiziana di Mohammed Mursi: “Un cambiamento nella storia del popolo egiziano e della nazione arabo-islamica tutta”.
“E’ il ritorno del processo decisionale al popolo rispetto a un passato segnato da dittatura e repressione con le armi, da processi elettorali manipolati e da corruzione. E’ con orgoglio che assistiamo alla realizzazione del progetto islamico”.
Per il leader palestinese “la vittoria di Mursi è certamente il successo del popolo egiziano, ma essa riguarda anche Gaza, al-Quds (Gerusalemme), Damasco e il resto del mondo arabo-islamico”.
“La Palestina è la realtà che maggiormente subisce l’effetto positivo della rivoluzione egiziana per contiguità geografica, ma anche per la natura delle difficoltà sul campo, cioè l’occupazione israeliana. Parimenti, i palestinesi sono coloro che hanno pagato le dirette conseguenze della corruzione di Mubarak e delle sue istituzioni”.
Nel nuovo Egitto, Shaykh Khatib intravede un modello etico per tutti: “La vittoria di un esponente della Fratellanza Musulmana è tanto più rilevante a livello di esercizio della politica e dell’azione di governo perché il suo intervento non tralascerà nessun aspetto della sfera pubblica”, conclude Khatib scorgendo in questo un nuovo incubo per Israele.