Speciale Yasin.
In occasione del sesto anniversario dell'assassinio del fondatore di Hamas, shaykh Ahmed Yassin, da parte di Israele, pubblichiamo una sua biografia ragionata.
Ahmed Yassi |
Shaykh Ahmed Yassin nacque nel giugno del 1936, a al-Jurah, distretto di Majdal, nei pressi dell'attuale Ashqelon israeliana. Erano gli anni del Mandato britannico.
A tre anni rimase orfano di padre.
Aveva 12 anni quando la Nakba del 1948 – l'usurpazione della maggior parte delle terre palestinesi per mano delle squadre sioniste – costrinse sua madre a lasciare al-Jurah con i suoi figli e a trovare rifugio in un campo profughi di Gaza.
All'età di 16 anni, Yasin restò paralizzato in un incidente, durante delle attività sportive, e fu costretto a vivere su una sedia a rotelle. Nonostante ciò, continuò gli studi nel campo educativo.
Lavorò come insegnante di lingua araba e di religione islamica, quindi come khatib (predicatore) e insegnante nelle moschee di Gaza. Divenne uno dei khatib più famosi in seguito all'occupazione della Striscia nel 1967.
Fu anche nominato presidente del Complesso islamico di Gaza, prima del suo arresto nel 1983 per possesso d'armi, fondazione di organizzazione paramilitare e sostegno alla causa dell'eliminazione dello stato d'Israele. Fu sottoposto alla corte marziale, e i giudici israeliani gli comminarono una pena di 13 anni di prigione.
Venne rilasciato nel 1985, dopo 11 mesi in cella, grazie a uno scambio di prigionieri tra le autorità israeliane e il Fronte popolare per la liberazione della Palestina – Comando generale.
Nel 1987, fondò Hamas tra i ranghi dei Fratelli musulmani.
La sera del 18 maggio 1989, le autorità di occupazione arrestarono Yasin insieme ad altre centinaia di attivisti di Hamas, nel tentativo di frenare la resistenza armata che iniziava a prendere la forma di attacchi diretti contro i coloni e i soldati.
Il 16 ottobre 1991, un tribunale militare israeliano lo condannò all'ergastolo, più 15 anni di carcere, imputandogli nove tipi di reato, tra cui l'incitamento al sequestro e all'uccisione di soldati israeliani e la creazione dell'ala militare e dell'ala della sicurezza di Hamas.
Yasin, oltre alla sua paralisi completa, fu colpito da altre menomazioni e malattie, tra cui la perdita della vista all'occhio destro (a causa dei colpi ricevuti dai soldati israeliani durante gli interrogatori) e problemi all'occhio sinistro. Soffrì anche di un'infiammazione cronica a un orecchio, infezione ai polmoni e malattie dell'addome.
La detenzione dello shaykh nelle carceri peggiorò ulteriormente le sue condizioni di salute, che resero necessario il suo ricovero in ospedale in numerose occasioni.
Il 13 dicembre 1992, la cellula di un commando affiliato alle brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, sequestrò un soldato israeliano e offrì di liberarlo in cambio della liberazione di Ahmed Yasin e di diversi altri detenuti, tra cui prigionieri arabi malati e in età avanzata. Tuttavia, il governo israeliano rifiutò l'offerta e invase la casa dove il soldato era tenuto prigioniero (a Bir Nabala, nei pressi di Gerusalemme), il che portò alla morte di quest'ultimo, del comandante dell'unità israeliana e di altri due soldati, prima dell'uccisione dei tre membri della cellula.
Yasin fu rilasciato l'1 ottobre 1997, in virtù di un accordo tra Giordania e Israele che stipulò la liberazione dello shaykh in cambio di due agenti dell'intelligence israeliana che erano stati arrestati in Giordania dopo un attentato fallito a Khaled Mishaal, capo dell'ufficio politico di Hamas.
Nel settembre 2003, tre anni dopo lo scoppio della seconda Intifada palestinese, Israele attentò alla vita di Yasin. Il 22 marzo 2004, lo stato israeliano lo assassinò con un razzo lanciato da un elicottero, mentre lo shaykh stava uscendo da una moschea a Gaza.
Fonti:
http://electronicintifada.net/bytopic/people/254.shtml
http://www.palestinehistory.com/issues/assassination/yasin.htm
“Hamas, a history from within”, Azzam Tamimi, Olive Branch Press, Massachusetts, 2007
Biografie di Yasim
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