Tre parenti di Israa Gharib accusati del suo omicidio

Cisgiordania-MEMO. Giovedì, il procuratore generale palestinese Akram al-Khatib ha accusato tre parenti della ventunenne Israa Gharib di aver preso parte al suo omicidio, il cui movente finora era considerato come “onore”.

Parlando durante una conferenza stampa per presentare i risultati del caso di Israa, al-Khatib ha affermato che tre dei suoi parenti sono stati accusati di averla “picchiata a morte”. Chiunque dovesse essere considerato coinvolto nella sua morte sarà processato, ha aggiunto il procuratore generale.

L’estetista Gharib, di Betlemme, è morta il mese scorso nella sua città natale di Beit Sahour, dopo essere stata ricoverata in ospedale a causa di ferite gravi presumibilmente inflitte dalla sua famiglia.

Dalla sua morte, centinaia di palestinesi a Betlemme ed in tutta la Cisgiordania occupata hanno marciato chiedendo giustizia per Israa, oltre alla creazione di leggi per proteggere le donne.

Al-Khatib ha affermato che è stato dimostrato che la famiglia della giovane palestinese ha inventato la storia secondo la quale lei è caduta dal secondo piano della loro casa, per giustificare i lividi e le fratture riportate.

La grave tortura psicologica e fisica, ha aggiunto al-Khatib, ha contribuito al deterioramento della sua salute.

Secondo i risultati del rapporto forense, Israa è morta a causa di un’insufficienza respiratoria provocata dalle sue numerose ferite.

Al-Khatib ha rifiutato di fornire i dettagli del motivo alla base del crimine per mantenere la riservatezza delle indagini, ma ha escluso che si potesse trattare di un “omicidio d’onore”.

I tre imputati andranno in tribunale, ha confermato.