Tv israeliana: scontro tra Netanyahu, Barak e l’esercito sull’attacco all’Iran

Gerusalemme – Reuters. Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della difesa Ehud Barak avevano ordinato ai capi della difesa israeliana, nel 2010, di  preparare un attacco agli impianti nucleari dell’Iran ma furono bloccatii, ha riferito un reportage televisivo.

Nel documentario israeliano trasmesso sul Canale 2 si afferma che l’allora capo delle forze armate, Gabi Ashkenazi, e quello del Mossad, Meir Dagan, contestarono l’ordine di aumentare il livello di allerta delle forze armate a “F-Plus”, che significava che un attacco era imminente.

Barak, intervistato durante lo show investigativo “Uvda”, ha affermato che Ashkenazi gli disse che l’esercito non aveva la capacità operativa per un attacco di successo contro il programma nucleare iraniano.

Il reportage ha spiegato che Ashkenazi contestò la causa di Barak e confidò che nonostante l’esercito fosse in grado di portare avanti l’attacco, sarebbe stato un errore strategico.

Inoltre Ashkenazi avvertì che anche solo l’ordine di aumentare lo stato di allerta avrebbe potuto innescare una catena di eventi che potevano sfuggire al controllo e portare a un conflitto più ampio.

In un’anticipazione del programma mandato in onda lunedì, Barak ha minimizzato il significato dell’ordine di allerta: “Non è vero che creare una situazione in cui l’IDF (Forze armate israeliane) è in allerta per poche ore o pochi giorni, per effettuare alcune operazioni, porti le forze israeliane ad andare fino in fondo”.

Secondo quanto riportato dal servizio televisivo, Dagan, che da quando non è più a capo del Mossad ha espresso opposizione a un attacco unilaterale israeliano contro l’Iran, ha accusato Netanyahu e Barak di cercare di lanciare una guerra illegalmente, senza l’approvazione del consiglio dei ministri.

Barak e Netanyahu hanno affermato che un attacco contro l’Iran non era imminente. A settembre, Netanyahu ha dichiarato alle Nazioni Unite che Tehran potrebbe costruire armi nucleari solo nella primavera o nell’estate del 2013.

La settimana scorsa, Barak ha affermato che l’Iran si è tirato indietro sul  programma nucleare, dando ad Israele più tempo per meditare sui suoi prossimi passi.