Tulkarem – Infopal
Il ministero per gli affari dei detenuti palestinesi ha annunciato il decesso del prigioniero Mohammad Sabri al-Ashqar, ferito a seguito dell’attacco delle forze israeliane contro i detenuti nella prigione del Negev, avvenuto ieri all’alba.
Rafat Hamduna, direttore del Centro Studi sui Detenuti, ha riferito che la vittima è stata raggiunta da una pallottola che ha perforato la testa, ed è stata ricoverata allospedale Suruka, a Beersheva, dove è stata constatata la morte celebrale.
Hamduna ha denunciato il "trattamento selvaggio" della vittima da parte delle forze israeliane: essi hanno legato il prigioniero sul letto dellospedale e hanno tentato di impedire la visita della madre.
Luay al-Ashqar, fratello della vittima, ha dichiarato che i tentativi dei medici di bloccare lemorragia celebrale causata dalla pallottola che gli ha attraversato la testa sono falliti e che il cervello di Muhammed ha cessato di funzionare.
Luay è paralizzato alla gamba sinistra a seguito delle torture subite dalle forze israeliane durante un interrogatorio.
La famiglia al-Ashqar, della cittadina di Saida, nella provincia di Tulkarem, a nord della Cisgiordania, attendeva la liberazione di Muhammed – che avrebbe dovuto avvenire entro i prossimi 50 giorni. Aveva infatti quasi scontato la condanna a tre anni e mezzo.
Circa 250 detenuti palestinesi sono stati feriti, di cui due in maniera molto grave, a seguito dellassalto delle forze di occupazione israeliane contro i detenuti palestinesi della prigione del deserto del Negev.
Con la morte di al-Ashqar il numero dei caduti nelle prigioni israeliane, dal 1967 a oggi, è salito a 191.