Una settimana di scontri: 15 morti e 150 feriti a Ain al-Hilweh

Libano. Gli scontri nel campo di Ain al-Hilweh, nella loro attuale fase, hanno concluso la loro prima settimana in assenza di soluzioni e nel fallimento di tutti i tentativi di fermare i sanguinosi eventi ed il loro proseguimento alla luce delle ripercussioni della crisi che Sidone e l’intera regione stanno vivendo.

Il culmine di questi scontri è avuto mercoledì pomeriggio, con l’intensificarsi dei fronti e degli assi di combattimento che si sono protratti fin dopo la mezzanotte, fermandosi nel quartiere di Hattin-Jabal al-Halib, dal lato sud-est del campo, e continuando ad intermittenza sull’altro lato, a nord, nell’asse al-Baraksat-Emergency, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ufficiale libanese.

Negli scontri sono stati utilizzati per la prima volta bengala e sono stati introdotti nuovi tipi di proiettili di artiglieria e razzi, il cui suono delle esplosioni è stato udito in luoghi lontani, a sud, che hanno portato all’innesco di incendi all’interno delle case situate negli assi di combattimento e nei posti presi di mira, e ad una massiccia ondata di sfollamento di persone.

Dal loro inizio, giovedì scorso, il bilancio degli scontri è arrivato a 15 morti e a più di 150 feriti.

(Fonte: Alquds.com)