VI conferenza: emarginato un gran numero di dirigenti

Betlemme – Infopal. Un leader di Fatah ha criticato l’esclusione di buona parte dei politici del movimento dalle liste dei membri della VI Conferenza generale, che si terrà a Betlemme il mese prossimo.

La denuncia proviene infatti da un comunicato stampa di Hussayn ‘Abed Rabbo, membro del “comando unificato” della prima Intifada popolare (1987 – 1993) ed ex membro dell’amministrazione di Fatah della provincia di Betlemme, secondo il quale “le liste dei nomi dei partecipanti alla VI conferenza escludono chiaramente una larga fetta di quadri e militanti, e tra di loro anche alcuni che si sono distinti con i loro sacrifici nei lavori del movimento durante la prima Intifada nel 1987, oltre agli ex quadri e dirigenti delle province, che hanno guidato il movimento sul campo e hanno mantenuto la propria coerenza dalla nascita dell’Anp fino alle elezioni provinciali dell'anno scorso”.

‘Abed Rabbo ha quindi messo in guardia da un’esclusione che, a suo dire, sembrerebbe “intenzionale, e che sostiene a tutti i livelli i pregiudizi e le ingiustizie reali ai danni di questi quadri”. Ha poi aggiunto che “il meccanismo di comunicazione dei nomi dei membri della VI Conferenza ha confermato il proseguimento della politica d’inganno e prevaricazione, e l’intenzione di occultare le informazioni sul numero dei partecipanti, anche se non ci si può più permettere la segretezza”.

Il leader di Fatah ha chiesto dunque la pubblicazione di tutte le liste, “in modo che coloro che intendono presentare ricorso possano farlo”, e ha esortato il presidente palestinese uscente, Mahmud ‘Abbas, “in quanto presidente del movimento di Fatah, a rispettare le promesse fatte”, inserendo i membri del comando unificato della Prima Intifada e gli ex membri delle amministrazioni provinciali nella Conferenza. A loro infatti era stato chiesto di non ripresentarsi alle elezioni delle province per mantenere la propria partecipazione alla grande riunione del movimento.

‘Abed Rabbo, a conclusione del suo comunicato, si è quindi chiesto con meraviglia: “Come si può svolgere la Conferenza senza questi quadri, e senza la presenza di detenuti, giovani e donne?”.

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