Violenti scontri a Gerusalemme e nei suoi dintorni. 30 feriti

-1227368281Qudsn.ps, Quds Press e Ma’an. Sono oltre 30 i feriti provocati dall’assalto delle forze israeliane contro il campo profughi di Shufat, a Gerusalemme Est, nella giornata di venerdì 7 novembre.

Un uomo è stato ferito alla testa da un proiettile di metallo, mentre altri 30 sono rimasti feriti (4 sempre alla testa) da proiettili di metallo rivestiti di gomma sparati dai soldati israeliani.

Le forze d’occupazione hanno proibito a migliaia di persone per le vie di Gerusalemme e i vicoli della città vecchia di entrare nella moschea di al-Aqsa.

Violenti scontri sono scoppiati subito dopo la preghiera del venerdì in diverse zone della città tra decine di giovani e le forze d’occupazione, le quali hanno lanciato decine di bombe assordanti e gas lacrimogeni in loro direzione, ferendone molti.

Fonti locali hanno riferito che migliaia di fedeli di Gerusalemme e dei territori occupati nel ’48 hanno compiuto la preghiera nelle strade della città e nei quartieri della città vecchia, dopo che le forze d’occupazione hanno vietato agli uomini con meno di 35 anni di entrare ad al-Aqsa. Nel frattempo, nel primo pomeriggio sono scoppiati violenti scontri tra decine di giovani e le forze d’occupazione presso il posto di blocco di Qalandiya ed il campo profughi di Shuf’at, a nord di Gerusalemme.

I soldati dell’occupazione hanno lanciato decine di bombe assordanti e di gas lacrimogeni, e sparato proiettili di gomma, ai quali i giovani hanno risposto lanciando pietre.

Testimoni oculari hanno ricordato che dopo la preghiera decine di giovani hanno preso parte a delle marce a sostegno della città di Gerusalemme e della moschea di al-Aqsa di fronte ai ripetuti attacchi israeliani nei loro confronti, e che sono scoppiati violenti scontri con le forze d’occupazione. Molti i giovani colpiti da casi di soffocamento, da proiettili di metallo rivestiti di gomma, e da bombe assordanti lanciati su di loro dalle forze d’occupazione.

Traduzione di Michele Di Carlo