Gerusalemme/al-Quds-Quds Press e PIC. Domenica sera, sono scoppiati violenti scontri (*) in diverse aree della Gerusalemme occupata dopo che le forze di polizia israeliane hanno preso d’assalto il cimitero di Yusufiyah, vicino alla moschea di al-Aqsa.
Fonti locali hanno riferito che durante gli scontri sono stati segnalati feriti e arresti da parte delle forze di polizia. Tuttavia, la Mezzaluna Rossa Palestinese ha affermato che i poliziotti israeliani hanno impedito ai suoi equipaggi di trasferire i feriti in ospedale.
Nel frattempo, violenti scontri (*) sono scoppiati nelle città di Silwan e at-Tur, tra intensi lanci di lacrimogeni.
Diversi palestinesi sono rimasti feriti durante gli scontri tra cui un paramedico.
Gli scontri sono scoppiati dopo che gli agenti di polizia israeliani hanno preso d’assalto e demolito sezioni del cimitero di Al-Yusufiyah come piano israeliano per convertire il cimitero musulmano in un giardino biblico.
Decine di palestinesi si sono radunati nell’area nel tentativo di bloccare il processo di demolizione.
Il cimitero di Al-Yusufiyah, situato vicino al muro che circonda la Città Vecchia di Gerusalemme occupata, è uno dei più antichi cimiteri musulmani della Gerusalemme occupata.
La municipalità israeliana della Gerusalemme occupata ha tentato di demolire lo storico cimitero che conduce alla Città Vecchia e alla Moschea di al-Aqsa, ma la mossa è sempre stata bloccata dai palestinesi.
(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.