Zelensky: “La NATO dovrebbe considerare un attacco nucleare preventivo contro la Russia”


Di Lorenzo Poli. “Sono necessari attacchi preventivi in modo che sappiano cosa li aspetta se usano armi nucleari”, ha detto il presidente ucraino Zelensky. 
Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ritiene che “la NATO dovrebbe rendere impossibile alla Russia l’uso di armi nucleari”.

Lo ha dichiarato il 6 ottobre, parlando tramite collegamento video al think tank australiano, il Lowy Institute.  
“Sono necessari attacchi preventivi in modo che sappiano cosa li aspetta se usano armi nucleari. Non il contrario, aspettando gli attacchi nucleari della Russia e poi dicendo: ‘Oh, l’hai fatto, allora prendi questo’”, ha affermato. La NATO, ha aggiunto Zelensky, “dovrebbe riconsiderare il modo in cui usa la sua pressione”. 

L’ambiguità delle sue parole, in particolare il termine “strikes”, ha provocato l’immediata reazione del Cremlino: “Le dichiarazioni di Zelensky non sono altro che un appello ad iniziare una guerra mondiale dalle conseguenze mostruose e imprevedibili”, ha replicato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino.

Il consigliere di Zelensky, Podolyak, ha riportato che si tratterebbe di “Fake news russe. Diceva di intensificare sanzioni e aiuti armati. (…) Zelensky ha ricordato il ricatto nucleare russo e ha offerto al mondo di delineare preventivamente le conseguenze per la Russia e intensificare gli attacchi alla Russia: sanzioni e aiuti armati” – sottolineando che Zelensky – “Parlava del periodo prima del 24 febbraio, in quel momento si discuteva di sanzioni”.

In realtà, parlando con il think tank, Zelensky ha affermato che per “escludere la possibilità dell’uso di armi nucleari da parte della Russia”, la Nato “dovrebbe colpire preventivamente”. Più precisamente: “Cosa dovrebbe fare la Nato? Escludere la possibilità di utilizzo di armi nucleari da parte della Russia. Ma la cosa importante, mi rivolgo ancora alla comunità internazionale, è com’era prima del 24 febbraio: attacchi preventivi, in modo che sappiano cosa accadrà se la usano. E non il contrario, aspettare che la Russia colpisca per dire: ‘‘Oh, l’hai fatto, allora prendi questo’. Riconsiderare il modo in cui applichi la pressione, l’ordine di applicazione”.
La traduzione delle sue parole è stata riportata, tra gli altri, da Stana, Ukrinform e Meduza in inglese e si capisce bene che non sta parlando del passato, ma del presente. Anzi, da ciò che dice sembra affermare che oggi vale la stessa soluzione che avrebbe preso anche a febbraio: “attaccare preventivamente la Russia”. 

Il 19 febbraio, invece, intervenendo alla Conferenza della Sicurezza di Monaco, Zelensky aveva affermato: “Sulle sanzioni abbiamo discusso. Se mi dicono che l’attacco militare ci sarà al 100% io chiedo ‘perché aspettare?’ Siano disposte subito. A cosa servono le sanzioni, dopo i bombardamenti? E dopo l’occupazione?”