Hamdan: 'L'Europa comprende che il boicottaggio di Hamas è un grande errore'

Beirut – Memo. Osama Hamdan, capo dell'Ufficio politico di Hamas in Libano, interviene a proposito della situazione internazionale e della posizione del suo Movimento in merito.

“L'Europa sta cominciando a capire che aver snobbato il Movimento di Resistenza Islamica palestinese non è stato altro che un grande errore”.

Le affermazioni di Hamdan non sono casuali o dettate da esigenze politiche interne a Hamas.

Tutt'altro, riprendono le sempre più insistenti ammissioni di responsabilità, che giungono dall'estero, per la decisione di boicottare politicamente Hamas.

Tra le recenti manifestazioni di questo tipo, quella del Ministro degli esteri francese, Bernard Kouchner, quando sostiene di essere pronto ad avviare un dialogo con Hamas.

Per Hamdan si tratta di “correzioni dei propri errori nei confronti di Hamas”, poiché in ambienti europei la presenza del Movimento di Resistenza Islamica al tavolo dei negoziati si sta delineando come un presupposto necessario.

Dopo l'esito delle elezioni del 2006, il grande errore europeo fu l'aver seguito ciecamente i propositi globali statunitensi, procedendo ad un boicottaggio del Movimento politico palestinese uscito vincitore da elezioni democratiche (monitorate da osservatori europei). Hamas venne condannato a priori ed incluso nella lista delle “organizzazioni terroristiche”, seguendo pedissequamente gli americani.

Hamdan auspica perciò un progresso e invita i politici europei a visitare Gaza per testimoniare personalmente i crimini sionisti.

“Hamas – continua e conclude Hamdan – intende lavorare a favore di qualsiasi iniziativa che conduca onestamente alla realizzazione dei diritti nazionali palestinesi, garantiti in modo permanente. Attraverso la politica attuata a Gaza, il nostro Movimento ha dimostrato di lavorare razionalmente nell'interesse nazionale del popolo. Questo approccio spiega il nostro rifiuto davanti a progetti come quelli del Quartetto: trappole per reprimere la resistenza palestinese. Non si tratta di forzare l'Occidente ad accettare Hamas, ma di fare in modo che lo stesso Occidente accetti di affrontare la causa palestinese in linea con i nostri diritti nazionali, legittimi ed umanitari. Hamas sarà sempre a disposizione dei politici europei per fornire ulteriori spiegazioni e delucidazioni su questa come su altre posizioni”.

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