Memo. Circa 308 mila Palestinesi sono stati imprigionati nelle carceri israeliane dalla Prima Intifada palestinese, nel 1987, ad oggi.
Il Centro Studi dei prigionieri palestinese ha affermato che alcuni di questi Palestinesi sono stati incarcerati per anni. “Le condizioni dei detenuti durante la Prima Intifada erano peggiori delle loro attuali condizioni”, ha reso noto il Centro in una dichiarazione rilasciata in occasione dell’anniversario della rivolta.
Il Centro ha fatto notare che circa 30 palestinesi continuano a essere detenuti nelle prigioni israeliane dalla rivolta del 1987.
L’8 dicembre ha segnato il 27° anniversario dello scoppio della Prima Intifada – una sollevazione popolare contro le condizioni di vita dei Palestinesi nei campi profughi, l’alto livello di disoccupazione e la repressione quotidiana israeliana, sentita come un insulto al loro orgoglio nazionale.
L’insurrezione scoppiò nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, quando un camionista israeliano investì un gruppo di lavoratori palestinesi al valico di Beit Hanoun.
La rivolta vide una serie di operazioni contro obiettivi israeliani, dove i Palestinesi attaccarono i soldati israeliani e i coloni con i coltelli, secondo fonti palestinesi, prima di ridimensionarsi nel 1991, e infine, fermarsi con la firma degli Accordi di Oslo, tra Israele e l’Organizzazione per la liberazione della Palestina, nel 1993.
Traduzione di Milena Signorello