Tel Aviv – MEMO. Cinque detenuti palestinesi sono morti nelle carceri israeliane dal 7 ottobre, ha dichiarato martedì la Commissione palestinese dei detenuti ed ex-detenuti.
In un comunicato, l’organizzazione ha annunciato la morte di Abdelrahman Ahmad Muhammad Mar’ie, 33 anni, della città di Qarawat Bani Hassan, nel governatorato di Salfit, avvenuta lunedì nella prigione di Megiddo.
Secondo la dichiarazione, Mar’ie è stato arrestato a febbraio. Era sposato e padre di quattro figli.
La dichiarazione ha descritto la sua morte come un “assassinio premeditato”, spiegando che l’occupazione israeliana non solo lo ha ucciso, ma si è rifiutata di rivelare la sua identità da lunedì e, secondo il suo avvocato, le autorità israeliane avrebbero eseguito un’autopsia sul suo corpo, mercoledì.
La commissione ha spiegato che Mar’ie è il quinto palestinese morto nelle carceri dell’occupazione israeliana dal 7 ottobre, compresa una vittima palestinese di Gaza la cui identità è sconosciuta.
Lunedì, l’Autorità carceraria israeliana (IPA) ha annunciato la morte di un prigioniero palestinese nel carcere di Megiddo, affermando che avrebbe riesaminato le circostanze della sua morte. L’IPA ha dichiarato che il prigioniero era nato nel 1990, risiedeva nel nord della Cisgiordania ed era stato imprigionato nel febbraio 2023. Non ha rivelato il suo nome o la sua identità. Secondo la dichiarazione del carcere, si è sentito male e si è recato alla clinica del carcere per sottoporsi a esami medici, ma è morto nel centro medico.
Il 23 ottobre, il Servizio carcerario ha annunciato la morte di Omar Daraghmeh, 58 anni, e meno di 24 ore dopo è stato dichiarato il decesso anche di Arafat Hamdan.
Il 6 novembre, Israele ha annunciato la morte di Majed Ahmed Zaqoul, 32 anni, della Striscia di Gaza, e di un altro prigioniero della Striscia di Gaza la cui identità non è ancora stata rivelata.
Le autorità israeliane hanno intensificato la repressione dei prigionieri palestinesi dall’inizio della guerra su Gaza, il 7 ottobre.