Memo. In seguito alle richieste formulate dal rappresentante permanente dell’Egitto presso le Nazioni Unite, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, ha telefonato al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, per chiedergli di fermare le violazioni israeliane contro la moschea di al-Aqsa poiché ostacolano ogni possibilità di ottenere la pace.
Gli sforzi congiunti del rappresentante dell’Egitto alle Nazioni Unite, Motaz Khalil, e dei rappresentanti di Libia, Libano, Palestina e del Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite, Yan Eliasson, hanno convinto Moon a chiamare Netanyahu.
Inoltre, hanno chiesto ai diversi dipartimenti delle Nazioni Unite di assumersi le loro responsabilità nei confronti delle violazioni israeliane a Gerusalemme, inclusi gli insediamenti illegali e gli attacchi contro i luoghi di culto cristiani e musulmani. Hanno fatto appello a Moon affinché si mobiliti immediatamente.
Alla presenza dell’ambasciatore egiziano, Khalil ha detto che la delegazione araba della Troika al Consiglio di sicurezza dell’ONU ha incontrato Kodjo Menan, il capo del Consiglio di sicurezza ONU in maggio. Hanno discusso delle violazioni israeliane a Gerusalemme chiedendo che il Consiglio si assuma le responsabilità del caso.
Khalil ha affermato che si è discusso dello stesso problema anche con il capo dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Infine, secondo Khalil, l’Egitto sta seguendo con ansia gli sviluppi in Gerusalemme e nei territori arabi occupati. La delegazione egiziana alle Nazioni Unite è in contatto continuo con la Troika araba, al fine di adottare le misure necessarie nel caso in cui la situazione si aggravi.
Traduzione a cura di Elisa Ticinelli