Qudsn.ps – Ramallah. 60 detenuti amministrativi continuano il loro boicottaggio nei confronti dei tribunali dell’occupazione israeliana in protesta contro il perdurare delle politiche di detenzione.
Fonti umanitarie hanno reso noto che i prigionieri, detenuti nelle carceri di ‘Ofer, del Negev e di Megiddo, hanno dato il via a tale iniziativa all’inizio del mese di Luglio, e che fonti vicine prevedono che a loro si uniscano ancor più prigionieri a partire dal prossimo mese, dichiarando che nessuno di loro, dall’inizio di tale iniziativa, è stato sottoposto a giudizio dai tribunali dell’occupazione.
Le fonti aggiungono che l’occupazione israeliana non ha finora preso alcuno specifico provvedimento nei confronti di questi prigionieri, sebbene li abbia minacciati di farlo, ma che prevede di prenderli nel caso in cui questi dovessero annullare i colloqui processuali o rifiutassero di recarvisi.
Le fonti riportano una lettera firmata da tutti i prigionieri in sciopero indirizzata ai giudici dei tribunali di detenzione amministrativa, nella quale chiariscono le cause del boicottaggio, scrivendo: “all’attenzione dei giudici dei tribunali di detenzione amministrativa… in quanto firmatario, il mio nome fa parte di un gruppo di detenuti amministrativi. Abbiamo deciso di boicottare tutti i tribunali di detenzione amministrativa perchè la detenzione che l’autorità d’occupazione porta avanti contro di noi è arbitraria e contraria alle leggi internazionali. E’ una detenzione che ci priva del diritto alla libertà, punendoci a lungo e ripetutamente col pretesto della segretezza, così come ci priva del diritto a difenderci. Non conosciamo la data del nostro rilascio, e a prendere la decisione finale in tribunale non sono i giudici, bensì lo Shin Bet”
Traduzione di Michele Di Carlo