Gerusalemme – Infopal. Ieri si è consumato un nuovo atto nella tragedia che vede come protagonista la moschea di al-Aqsa, a Gerusalemme. Forze speciali e polizia israeliane hanno dato l'assalto alla Spianata delle Moschee lanciando granate, bombe acustiche e sparando proiettili di acciaio rivestiti di gomma.
L'esito dell'aggressione e degli scontri scoppiati tra occupazione e giovani accorsi in difesa del luogo sacro è di quasi 30 feriti e 20 arrestati.
La tv satellitare al-Jazeera riferisce che forze speciali israeliane hanno attaccato la moschea di al-Aqsa e i fedeli che vi si trovavano all'interno per la preghiera dell'alba, già dalle prime ore di ieri mattina.
Già nella notte tra sabato e domenica, le autorità di occupazione avevano totalmente isolato Gerusalemme, imponendo un cordone militare lungo il perimetro e all'interno della Città Vecchia e intorno alla moschea di al-Aqsa.
Fonti mediche hanno reso noto che tra i feriti ci sono 5 giornalisti palestinesi: Maysa Abu Ghazaleh, di “Palestine News Network”; Diala Jweihan, di “Quds Net”; Mahfuth Abu Turk, fotografo della “Reuters”; Ata Iweisat; Mahmoud Ilieyan di “al-Quds” e un altro reporter di una stazione radiofonica londinese.
Tra i feriti, anche dei medici: Fatema Az-Zgheiyer, dell'Unione dei Medici arabi, e un operatore sanitario del “Medical Relief Society”.
Anche tre poliziotti israeliani sono rimasti feriti durante gli scontri.
Elicotteri della polizia israeliana hanno sorvolato la Città Vecchia.
Muhammad Al-Hawash, del “Palestine Red Crescent Society” ha riferito all'agenzia stampa Ma'an che il servizio di pronto soccorso ha ricevuto una chiamata ieri mattina alle 8, informando del ferimento di 6 palestinesi durante un assalto delle forze israeliane contro la moschea di al-Aqsa.
Quando le ambulanze sono giunte sul posto, i militari israeliani hanno impedito ai medici di prestare i soccorsi fino alle 11,30. A quell'ora, già 22 palestinesi erano feriti.
La notte precedente all'assalto, dirigenti islamici e varie istituzioni religiose avevano invitato i fedeli a proteggere la moschea dall'aggressione già annunciata nei giorni scorsi dai fondamentalisti ebrei.
La fondazione al-Aqsa e il quotidiano israeliano “Jerusalem Post” hanno riferito che un gruppo chiamato “Eretz Israel Shelanu” aveva sollecitato i propri seguaci a recarsi al “Monte del Tempio”, per commemorare il
“Giorno dell'Ascesa al Monte del Tempio” e per praticare riti religiosi nel cortile della moschea.La condanna. Il parlamentare palestinese-israeliano, Ahmad Tibi, membro della Knesset, ha accusato Israele di cercare di prendere il controllo della Spianata.
Tibi ha dunque rivolto un appello ai Paesi arabi e islamici affinché uniscano i propri sforzi “per contrastare le politiche aggressive di Netanyahu”.
Da parte sua, shaykh Muhammad Hussein, mufti di Gerusalemme e Palestina, ha messo in guardia sul rischio che la “crisi” possa peggiorare.
Parlando ad al-Jazeera ha spiegato che le forze di occupazione israeliane hanno attaccato i fedeli in modo indiscriminato, colpendo donne e guardiani della moschea. E ha aggiunto che la polizia israeliana ha tentato di far irruzione nella Cupola della Roccia (l'altro edificio presente sulla Spianata).
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