Nablus – Infopal. I dirigenti di Fatah criticano con forza gli appelli a una 'terza Intifada' come risposta all'inaugurazione della 'sinagoga delle rovine' nei pressi della moschea al-Aqsa e la posa della prima pietra del 'Terzo tempio'. Essi sostengono infatti che una nuova Intifada sarà una sciagura per tutti i palestinesi.
Taysir Nasrallah, leader di Fatah a Nablus, ha affermato che non condivide l'idea di far scoppiare una nuova sollevazione armata contro gli occupanti: “Appoggiare un'intifada adesso non si addice all'attuale situazione dei palestinesi, in particolare perché stiamo ancora valutando i risultati della precedente intifada”.
Nasrallah ha aggiunto che “durante l'Intifada di al-Aqsa vennero usate le armi contro l'esercito più forte della regione, con risultati catastrofici per il popolo palestinese”.
Il leader di Fatah invita perciò a circoscrivere la rabbia contro i provvedimenti israeliani organizzando proteste popolari pacifiche: “Affronteremo i piani degli occupanti a petto nudo, poiché non è possibile convivere con l'occupazione e il suo governo razzista ed espansionista: i palestinesi affronteranno tutto ciò con modalità pacifiche e popolari”.