Leadership palestinese: ‘Non è vero che rinunceremo al voto Onu per lo sblocco delle entrate fiscali’

Di Nasouh Nazzal

Ramallah – Gulf News. La leadership palestinese ha respinto immediatamente la notizia seconda la quale sarebbe pronta a gettare la spugna e rinunciare alla mozione per l'adesione della Palestina all'Onu contro un allentamento, ovvero uno sblocco delle entrate fiscali da parte israeliana.

Il giorno dopo l'entrata della Palestina all'Unesco, Israele aveva imposto sanzioni economiche all'Autorità palestinese (Anp) in forma di ritorsione.

La notizia del ripensamento dell'Anp era comparsa sul quotidiano israeliano Haaretz.

Tutt'altro, i palestinesi non solo sono intenzionati a continuare su questa strada, ma non si accontenteranno – qualunque sia il rischio derivante dal veto Usa – a chiedere l'adesione formale, a mero stato osservatore, bensì andranno al Consiglio di Sicurezza Onu. Il voto è atteso per dicembre prossimo. Finora, i palestinesi avrebbero ricevuto le rassicurazioni di nove Stati membri del Consiglio, dove appunto vige lo spettro del veto americano.

Tayseer Khalid, membro del Comittao esecutivo Organizzazioe di Liberazione della Palestina (Olp) ha dichiarato a Gulf News che la propria leadership ha più di un'opzione per rispondere alla decisione punitiva di Israele (le sanzioni economiche). “Stiamo rivedendo attentamente l'accordo economico di Parigi”, ha detto Khalid.

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