Tre anni fa Israele scatenava ‘Piombo Fuso’: una strage degli innocenti

Gaza – InfoPal. Il 27 dicembre del 2008 Israele scatenò contro la popolazione della Striscia di Gaza l'offensiva denominata “Piombo Fuso“: un massacro che in tre settimane di bombardamenti di cielo, mare e terra, fece 1400 morti (tra cui 430 bambini, 111 donne, 6 giornalisti, 6 medici, 2 operatori Onu), e 5360 feriti (1870 bambini e 800 donne).

Provocò, inoltre, la distruzione di 16 strutture ospedaliere, 3 scuole dell'Unrwa, di tutti i campi, le serre agricole, gli alberi, e le industrie; danneggiò gravemente 18 scuole. 

Bombardò 28 ambulanze, 19 moschee, 215 cliniche, 20 mila edifici.

5000 famiglie rimasero senza tetto, 90 mila persone fuggirono di casa…

La Striscia di Gaza fu ricoperta da 1 milione di kg di bombe, lanciate dall'aviazione, dalla marina e dall'artiglieria israeliane.

Nei primi giorni di bombardamento molti bambini morirono di infarto.

Israele fece uso di ADM, armi di distruzione di massa: uranio impoverito, DIME, fosforo bianco…


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VIAGGIO NELL'INFERNO DI GAZA

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