Bilancio delle aggressioni israeliane contro Striscia di Gaza e West Bank a novembre: 122 morti e 559 feriti.

Dal nostro corrispondente.

Il rapporto dell’Ufficio stampa del ministero della Sanità palestinese, pubblicato domenica 3 dicembre, ha reso noto che il numero delle vittime degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, nel mese di novembre ammonta a 122; quello dei feriti a 559.

Nella Striscia sono morte 105 persone (86,1% della somma), e 17 in Cisgiordania. Il numero dei feriti nella Striscia è di 399 (il 71,4% del totale), e 160 in Cisgiordania.

Striscia di Gaza: 31 minori uccisi (25,4% del totale dei morti), 129 i feriti; 18 donne uccise (14,8% dei totale), 92 ferite (23,1% del totale).

Negli ospedali sono arrivati 24 cadaveri a pezzi e carbonizzati.

Il rapporto ricorda che i territori palestinesi hanno vissuto un’escalation militare: all’inizio di novembre, le autorità israeliane hanno lanciato una vasta operazione contro il nord di Gaza – in special modo contro i villaggi di Beit Hanoun e di Beit Lahiya, e contro Jabaliya – denominata "Nuvole d’Autunno".

Il rapporto ha inoltre confermato che le forze di occupazione israeliane stanno continuando a commettere crimini di guerra, e a portare avanti la politica delle punizioni collettive. Essi hanno trasformato la Striscia di Gaza in una grande prigione impedendo agli abitanti di uscire e di far entrare i generi alimentari di prima necessità. Hanno attaccato le città palestinesi e arrestato cittadini, dirigenti popolari e parlamentari eletti; hanno distrutto le  infrastrutture e espsto migliaia di famiglie palestinesi ad umiliazioni continue.

Il ministero della Sanità ha poi ribadito che le forze di occupazione violano  tutte le leggi e le regole internazionali, specialmente la IV Convenzione di Ginevra, del 1949, che al punto n.16 recita: "I feriti e i malati, gli anziani e le donne incinte devono godere di un rispetto speciale". E ha aggiunto che il punto n. 53 della stessa, dice: "Si impedisce allo stato occupante di distruggere le proprietà private fissa o trasmessa, che riguarda persone o gruppi, oppure dello stato o dell’autorità pubblica, oppure di associazioni o di cooperative".

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