Associazione Infopal e Agenzia Stampa Infopal.it
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Comunicato stampa
In queste ultime settimane, l’Associazione Infopal e l’Agenzia Stampa Infopal.it, in collaborazione con associazioni, gruppi e realtà locali, hanno promosso Convegni e serate, dal titolo "La Palestina dei media, i media della Palestina. Da un’informazione reticente a un’informazione veritiera", in alcune tra le maggiori città italiane: Roma, Milano, Brescia, Torino e Firenze.
Queste iniziative, che sono costate molti sforzi, economici compresi, hanno riscosso entusiasmo e successo di pubblico. A Roma, il Convegno svoltosi in una sala del Senato della Repubblica ha finalmente restituito alla Questione Palestinese un livello alto e, pur con il boicottaggio di tv e quotidiani, e il mancato visto al ministro dell’Informazione palestinese, una dignità istituzionale negata ormai da anni.
Ciò premesso, siamo rimasti perplessi e scandalizzati dal basso livello raggiunto, invece, da certa propaganda palestinese interna: anziché offrirci sostegno, alcuni "compagni" palestinesi, in collaborazione con attivisti italiani, tutti targati "sinistra", hanno iniziato a diffondere voci calunniose e false nei confronti dell’Agenzia Stampa Infopal.it: sia durante l’incontro di Torino, il 5 dicembre, sia il 6 dicembre, a Roma, al convegno del Forum Palestina, alcuni dei presenti hanno diffuso pubblicamente la voce che Infopal è finanziata da Hamas.
Ora, premesso che:
- Hamas è un movimento che, democraticamente e con voto di musulmani e cristiani palestinesi, è stato portato al governo;
- da due anni ha abbandonato la linea degli attacchi suicidi;
- sta cercando di portare avanti negoziati con Fatah;
- sta delineando nuove strategie di lotta – come quella degli scudi umani volontari, per esempio – che fanno parte delle tecniche di resistenza passiva, ecc.;
- la scelta di boicottare il governo guidato da Hamas è promossa da Usa, Israele e da una UE tentennante e non del tutto, per fortuna, compatta, e che i compagni della sinistra, avallando, anche solo in parte, tale boicottaggio si pongono nella stessa linea neo-coloniale, guerrafondaia e ingiusta dei suddetti Stati;
- a causa dell’assedio e del blocco economico internazionale, Hamas non ha certo i fondi per finanziare un’Agenzia giornalistica italiana né altre iniziative simili in Europa (e di questo i "compagni" sono ben coscienti);
sottolineiamo con decisione, e speriamo definitivamente, che né l’Associazione Infopal né l’Agenzia Stampa Infopal.it sono finanziate da Hamas.
Esse sono sostenute da contribuzioni volontarie made in Italy, attraverso le comunità arabe e musulmane e attraverso l’Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese (Abspp onlus), ad esse legata.
Inoltre, ribadiamo la totale estraneità dell’Associazione Infopal e dell’Agenzia Stampa Infopal.it rispetto al movimento di Hamas.
Evidenziamo, in aggiunta, che la diffusione di voci tendenziose e calunniose sono da ascriversi, nella migliore delle ipotesi, a atteggiamenti di invidia e gelosie interne che poco hanno a che vedere con la solidarietà alla causa palestinese; nella peggiore, fanno sospettare legami o direttive esterne atte a destabilizzare ogni forma di comunicazione efficace sulla Questione Palestinese.
Infopal.it si occupa proprio di promuovere una comunicazione efficace sulle cause e gli effetti in corso nel conflitto israelo-palestinese, ed essendo indipendente dal punto di vista ideologico, politico ed economico, non è interessata a logiche di partito, di schieramento politico o di fazione.
Invitiamo dunque i portavoce di cattiva comunicazione inter-palestinese a offrirci sostegno e solidarietà anziché sprecare energie diffondendo stupidità e calunnie.
La Redazione di Infopal.it