Ramallah-InfoPal. Mercoledì 2 gennaio, le forze di occupazione israeliane hanno lanciato bombe assordanti e gas lacrimogeni contro i civili palestinesi del villaggio di Qusra, a Nablus.
Abdul Azim Wadi, capo del Consiglio contadino di Qusra, ha spiegato che le decine di abitanti del villaggio che sono accorsi per proteggere i loro terreni dai coloni e dall’esercito di occupazione, sono stati colpiti da un massiccio lancio di gas lacrimogeni, e alcuni di loro sono rimasti intossicati.
Il presidente del consiglio contadino ha aggiunto che recentemente “la terra palestinese è diventata oggetto di una feroce campagna condotta dai coloni israeliani, che hanno sradicato decine di alberi e aggredito le case e le proprietà dei cittadini”. Egli ha lanciato un appello a tutte le autorità competenti affinché intervengano per porre fine alle ripetute aggressioni israeliane, e proteggano gli agricoltori palestinesi.
Nello stesso contesto, sempre mercoledì, i coloni israeliani hanno profanato la moschea di Hamidiya, nel villaggio di al-Faghour, a Betlemme, assaltandola e camminandovi all’interno con le proprie scarpe.
Sa’id Ibrahim Moussa, membro del Comitato popolare contro le colonie israeliane ha riferito di quattro coloni che hanno assaltato la moschea e vagato al suo interno per circa mezz’ora, prima di dirigersi verso il cimitero islamico della zona.
Moussa ha ricordato che due anni fa, i coloni israeliani avevano incendiato la moschea in questione, che poi è stata restaurata dagli abitanti del villaggio.