Ashrawi: imporre l’abbigliamento islamico alle studentesse è da “talebani”

Ramallah-InfoPal. Hanan Ashrawi, membro del Comitato esecutivo dell’organizzazione per la liberazione della Palestina, Olp, ha definito la decisione dell’Università al-Aqsa di Gaza, di imporre l’abito islamico alle proprie studentesse, “una decisione talebana che contrasta in modo palese con le tradizioni del popolo palestinese e la sua eredità storica, sociale e di lotta”.

In una dichiarazione fatta a nome del dipartimento di informazioni e cultura dell’Olp, Ashrawi ha affermato che questa decisione “ha delle gravi connotazioni sociali e politiche che si ripercuotono su tutte le componenti della società palestinese, specialmente in materia di diritti umani”, sottolineando l’importanza di “affrontare tale azione sotto il profilo culturale, giuridico e dei valori”.

Il politico dell’Olp ha ritenuto che tale decisione “contrasta con i valori di tolleranza dell’Islam, essendo quest’ultima una religione basata sulla libertà di scelta e non sulla coercizione; inoltre, il comportamento dell’università di Gaza infrange il suo stesso messaggio, che invita ad impiegare l’educazione per sviluppare e servire la comunità, con rispetto dei diritti umani, della legge, e garantendo la tolleranza e l’uguaglianza”.

Ashrawi ha accusato l’amministrazione dell’università, e i suoi apparati di sicurezza femminili, di aver commesso negli anni passati una serie di violenze e aggressioni fisiche e verbali, e minacciato di espellere le studentesse il cui abbigliamento non era considerato consono”.

Ella ha sottolineato che “l’ultima decisione arriva in linea con i tentativi del governo di Gaza che ha intrapreso delle campagne per introdurre un codice d’abbigliamento femminile nelle scuole, e imporre il velo alle donne avvocato nei tribunali, e ha vietato loro di fumare i narghilè nei luoghi pubblici”.

Nel comunicato, Ashrawi ha affermato: “Non abbiamo nulla da obiettare contro l’uso del velo o dell’abbigliamento islamico, ciò è un diritto personale garantito, ma respingiamo la loro imposizione con la forza e per motivi ideologici. L’Università di al-Aqsa ha esercitato una repressione intellettuale, sociale ed educativa, violando in modo palese l’essenza dei diritti, cioè la libertà di scegliere, oltre a violare le libertà pubbliche e private, garantite dalla costituzione palestinese”.

L’Università di al-Aqsa della città di Gaza aveva annunciato l’introduzione di un codice d’abbigliamento femminile che entrerà in vigore con l’inizio del nuovo semestre.