Rapporto: Israele intensifica le sue aggressioni contro Gerusalemme

Ramallah-InfoPal. Un rapporto pubblicato dall’ufficio Informazioni del movimento resistenza islamico, Hamas, ha rivelato che l’occupazione israeliana, e attraverso le sue aggressioni sistematiche contro Gerusalemme, la moschea di al-Aqsa e i monumenti arabi e islamici della città Santa, sta cercando di imporre un dato di fatto per spianare il terreno alla divisione di al-Aqsa, alla luce del silenzio e la complicità internazionale.

Il rapporto, pubblicato giovedì 21 marzo, ha rivelato che lo storico cimitero di Ma’man Allah, a Gerusalemme, è divenuto teatro di attivi piani di ebraicizzazione, portati avanti dal Comune di Gerusalemme. E ha aggiunto che le braccia dell’occupazione hanno sferrato un attacco feroce contro i monumenti arabi e islamici della città in generale, e contro il suo centro storico e la zona che circonda la moschea di al-Aqsa in particolare.

Il rapporto, che copre un periodo che va dal 16 febbraio al 15 marzo, ha reso noto che i lavori di scavo nel quartiere di Silwan non si sono mai fermati, mentre l’associazione coloniale, Elad, controlla la totalità dei siti turistici di all’interno di Silwan, senza coinvolgere gli abitanti originari. Inoltre, prosegue il rapporto, le demolizioni delle case, lo spianamento e il sequestro dei terreni a beneficio dei coloni continua, mentre le vessazioni nei confronti dei palestinesi proseguono, allo scopo di spingerli ad abbandonare le loro terre e proprietà.

La relazione ha anche documentato i piani coloniali messi in atto in Cisgiordania, referendo di un “aumento dei lavori di costruzione in molti insediamenti e avamposti coloniali, portati avanti dall’occupazione, indifferente alle condanne della comunità internazionale, e in chiara violazione del diritto e le risoluzioni internazionali”. Essa ha aggiunto che gli insediamenti principalmente interessati dai lavori di espansione sono: Kiryat Arba e Karmi Tsur, a Hebron. Gilo e Teqoa’, che sorgono sul territorio di Betlemme, oltre a Gush Etzion, a nord di Hebron.

Il rapporto ha anche dimostrato che i coloni israeliani continuano con le aggressioni quotidiane contro i cittadini palestinesi, senza alcun deterrente o freno, assaltando sistematicamente i terreni agricoli e sradicando gli alberi di ulivo, oltre alle aggressioni fisiche, le intimidazioni, le marce provocatorie e le scritte razziste sui muri e i veicoli.