Imemc. Martedì all’alba un 18enne palestinese è stato ucciso dopo che decine di soldati israeliani avevano invaso il campo profughi di Deheishe, a sud di Betlemme, in Cisgiordania.
Secondo quanto riportato dalle fonti mediche, Malek Akram Shahin è stato colpito alla testa con munizioni letali dall’esercito ed è stato portato all’ospedale di Beit Jala, dove è morto a causa delle ferite.
I testimoni oculari hanno raccontato che le forze militari hanno invaso il campo profughi da varie direzioni, portando a scontri con decine di giovani locali, che hanno lanciato loro bottiglie vuote e pietre.
I soldati hanno fatto irruzione in decine di case, perquisendole e poi sequestrando cinque palestinesi, membri del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (PFLP).
I palestinesi rapiti sono stati identificati come: Dia al-Ja’bari, Ali Mohammad Abu Ajamiyya, Mustafa al-Hasanat, Qussai Abu Laban e Mohammad Elias Sarahna.
I soldati hanno inoltre convocato Odai Ayyad e Bilal al-Afandi per degli interrogatori nella base militare di Etzion. Inoltre hanno interrogato molte famiglie del campo mentre perquisivano e saccheggiavano le loro case.
I medici hanno riferito che i soldati hanno bloccato le ambulanze, impedendo loro persino di camminare verso i residenti feriti, mentre molte famiglie invocavano aiuto.
Inoltre ci sono stati scontri fra soldati e residenti nel campo profughi di ‘Aida, a nord di Betlemme, soprattutto nell’area di al-Moftah, nell’entrata orientale del campo.
Traduzione di F.G.