Gaza – Infopal. Ieri è stata una giornata di sangue, nella Striscia di Gaza. I morti continuano ad aumentare. 40 sono i feriti.
L’esplosione che ha devastato un’abitazione civile a Beit Lahiya, nel nord, ha ucciso finora 7 persone: tre combattenti delle brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, rimasti feriti, sono deceduti ieri sera. Si tratta di Muhammed Hamdan Maqdad, Muhammed Sabri Abu Naja e di Ahmad Munir Subeih.
Nel corso della giornata di ieri fonti ospedaliere avevano confermato che il cadavere di un altro resistente di al-Qassam era stato estratto dalle macerie della casa appartenente alla famiglia Hamoudeh: Ashraf Na’im Mashtahi. Nell’esplosione, provocata molto probabilmente da un missile israeliano, sono morti un neonato, Nour Majdi Hamoudeh, di 4 mesi, Mahmoud ‘Ataya Hamoudeh, di 22 anni, e Omar Abdel Ra’ouf Abu Shaqfeh, di 27.
I feriti sono oltre 40.
Il governo Hamas ha accusato Israele di essere all’origine dell’esplosione che ha devastato l’abitazione.
Il totale dei morti negli attacchi israeliani di ieri, contro il nord e il sud della Striscia, è dunque salito a 11.
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