Gerusalemme – Infopal. La famiglia del soldato israeliano sequestrato due anni fa dalla resistenza palestinese, Gilad Shalit, ha informato la Corte suprema israeliana dell’intenzione di non ritirare la richiesta del mantenimento della chiusura dei passaggi di frontiera con la Striscia di Gaza fino a che non venga liberato il ragazzo.
La famiglia di Shalit ha sottolineato che "non è competenza del tribunale prendere decisioni che riguardano invece il governo e la Commissione ministeriale sulla sicurezza nazionale". Gli Shalit chiedono alla Corte di demandare i termini dellaccordo di tregua al governo e alla Commissione affinché vengano ridiscussi.
Dopo l’incontro di domenica sera con il presidente della Commissione politica e della sicurezza del ministero della Difesa, Amos Gilad, la famiglia del soldato ha presentato alla Corte suprema una richiesta per bloccare lapertura dei passaggi della Striscia.