La ragazzina palestinese che pianse davanti alla Merkel ottiene il permesso di soggiorno temporaneo

unnamedBerlino-AFP. Una ragazzina palestinese minacciata di espulsione, che era scoppiata in lacrime durante un dibattito televisivo con la Cancelliera tedesca Angela Merkel, ha ottenuto un permesso di soggiorno per “motivi umanitari”, secondo un comunicato rilasciato venerdì.

Nell’incontro del mese scorso, la 14enne Reem aveva detto a Merkel in un tedesco fluente che lei e la sua famiglia, arrivate a Rostock, una città tedesca del nord da un campo profughi libanese quattro anni fa, dovevano affrontare una possibile espulsione.

Merkel aveva espresso solidarietà prima di difendere le politiche del suo governo in materia di asilo, dicendo che la Germania “non poteva farsi carico” di tutti coloro che sono in fuga da guerre e povertà. Pochi minuti dopo, Reem era scoppiata in lacrime e la Cancelliera le aveva accarezzato la testa cercando di consolarla in un modo che ai critici era apparso impacciato e freddo, e che aveva portato a una tempesta di proteste sui social media.

Il municipio di Rostock ha dichiarato che Reem e la sua famiglia “hanno ricevuto oggi, per la prima volta, i permessi di soggiorno per motivi umanitari. Sono permessi validi fino al marzo 2016”, ha detto.

Chris Mueller, vice del sindaco di Rostock, ha spiegato: “Reem è un esempio di integrazione riuscita nella nostra città”.

L’aggravarsi della crisi in Europa e l’aumento della perdite in termini di vite umane ha suscitato profonde divisioni all’interno delle 28 nazioni dell’Unione Europea, con la Germania che si sforza di persuadere il blocco ad accettare più rifugiati, mentre gli stati dell’est di più recente adesione esitano di fronte alla prospettiva di quote obbligatorie.

Traduzione di Edy Meroli