Abu Asab è stato ucciso per essersi rifiutato di abbassare la testa

Hebron/al-Khalil-PIC. Il prigioniero diciottenne palestinese liberato Mohammad Salhab ha fatto un resoconto straziante delle violazioni dei diritti umani contro i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane.

Salhab, che è di Hebron/al-Khalil ed è stato rilasciato nell’ambito di un accordo parziale di scambio di prigionieri tra Hamas e Israele, ha rivelato che il prigioniero Thaer Abu Asab è stato torturato a morte solo perché si era rifiutato di abbassare la testa per l’ispezione.

Parlando ad Aljazeera, Salhab ha spiegato che il crimine di omicidio di Abu Asab è avvenuto durante un’operazione di ispezione in carcere, quando un ufficiale israeliano si è arrabbiato con Abu Asab che si era rifiutato di eseguire l’ordine di abbassare la testa.

“L’ufficiale ha detto agli altri carcerieri: “Uccidetelo. Non lo voglio vivo”, ha detto Salhab.

L’adolescente palestinese liberato ha raccontato tante storie riguardo alle azioni di ritorsione israeliane e di pratiche di abuso  contro i prigionieri palestinesi che sono state perpetrate dal 7 ottobre.

I carcerieri israeliani hanno perseguito una politica sistematica della fame contro i prigionieri palestinesi oltre a tagliare servizi e forniture di base come apparecchi elettrici, vestiti, lenzuola, materassi e cuscini.

I detenuti palestinesi sono continuamente sottoposti ad aggressioni, torture e abusi, secondo le precedenti osservazioni del capo della Commissione per gli Affari dei Detenuti e degli Ex Detenuti.

Dal 7 ottobre, più di 3.000 Palestinesi in Cisgiordania sono stati arrestati e altri 200 sono stati uccisi per mano delle forze dell’occupazione israeliana.

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli