Abu Atwan interrompe lo sciopero della fame dopo decreto di scarcerazione

Wafa e Palestine Chronicle. Il prigioniero palestinese nelle carceri israeliane, Ghadanfar Abu Atwan, ha interrotto lo sciopero della fame dopo 65 giorni, quando è entrata in vigore la decisione di un tribunale israeliano che pone fine alla sua attuale detenzione.

Abu Atwan, un palestinese di 28 anni, fu arrestato nell’ottobre 2020 e posto sotto detenzione amministrativa per sei mesi, ordine rinnovato poi per altri sei mesi. Per protesta, Abu Atwan ha iniziato uno sciopero della fame a tempo indeterminato, il 5 maggio 2021, mentre era detenuto nella prigione di Ramon, dopodiché è stato trasferito in isolamento per 14 giorni e successivamente sottoposto a aggressioni fisiche, percosse e lesioni senza alcun riguardo per la sua condizioni mediche. Da allora, la sua salute è peggiorata notevolmente, richiedendo un intervento medico urgente.

Dopo 50 giorni di sciopero, Abu Atwan è stato trasferito al Kaplan Medical Center, dove è stato trattenuto mentre perdeva peso e conoscenza.

Secondo i referti medici emessi il 21 giugno, i medici hanno confermato che l’attuale condizione di Abu Atwan potrebbe portare a tre gravi possibilità: paralisi, una condizione di salute cronica difficile da trattare in seguito o morte improvvisa. Tuttavia, il 4 luglio, ha annunciato il suo sciopero dall’acqua potabile in risposta al rifiuto dei tribunali militari israeliani di porre fine alla sua detenzione amministrativa arbitraria.

Nonostante i molteplici tentativi presentati dai suoi avvocati contro gli ordini di detenzione amministrativa e il loro rinnovo, i tribunali militari israeliani avevano respinto tutti i ricorsi, compresa l’udienza di appello più recente del 31 maggio.

In una nota, il PHROC ha affermato che il caso di Abu Atwan, che in precedenza aveva scontato due anni di detenzione amministrativa, è emblematico di tale pratica israeliana sistematica e arbitraria contro ex prigionieri che vengono ri-arrestati più volte.

L’emissione e la conferma degli ordini di detenzione amministrativa da parte della Potenza occupante sono aumentate drasticamente, quest’anno, e rappresentano una caratteristica chiave della repressione israeliana contro i palestinesi impegnati nella loro lotta per il loro diritto all’autodeterminazione.

Martedì, il Consiglio delle organizzazioni palestinesi per i diritti umani (PHROC) ha presentato un appello urgente alle Nazioni Unite (ONU) sull’imminente minaccia alla vita di Abu Atwan.