Aggressioni israeliane e scontri in Cisgiordania e Gerusalemme

Cisgiordania-PIC e Quds Press. Scontri sono stati segnalati in varie aree della Cisgiordania occupata e di Gerusalemme, venerdì notte, a seguito delle proteste contro l’attacco israeliano alla moschea di al-Aqsa e il piano di invasione dei gruppi di coloni.

Ad al-Khalil/Hebron, i combattenti della resistenza palestinese hanno aperto il fuoco contro una torre di avvistamento militare eretta all’ingresso del campo profughi di al-Aroub, a nord della città.

Violenti scontri sono scoppiati nella cittadina di Sa’ir e nell’area di Bab al-Zawiya tra pesanti lanci lacrimogeni da parte delle IOF.

A Nablus sono scoppiati scontri al checkpoint di Beit Furik, a est della città, dopo che le IOF hanno chiuso l’ingresso e limitato il movimento dei cittadini. Un giovane è rimasto ferito.

Scontri sono stati segnalati nella cittadina di Azzun, a est di Qalqilya, tra un vasto spiegamento di forze israeliane.

A Gerico sono scoppiati scontri all’ingresso della città, durante i quali i soldati hanno sparato raffiche di lacrimogeni e proiettili di metallo rivestiti di gomma.

Negli scontri a Betlemme è rimasto ferito un giovane, mentre altri hanno lanciato bombe molotov verso l’insediamento illegale di Beitar Illit, vicino alla cittadina di Nahalin.

Nella Gerusalemme occupata, centinaia di persone sono scese in piazza dopo la preghiera di tarawih per protestare contro l’attacco israeliano ad al-Aqsa.

Decine di cittadini si sono radunati fuori dal centro investigativo israeliano di al-Maskobiya, a Gerusalemme, chiedendo l’immediato rilascio dei cittadini arrestati durante l’attacco ad al-Aqsa.

All’inizio di venerdì, 220 palestinesi sono stati feriti dalle IOF durante scontri in diverse aree della Cisgiordania.

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.