Ramallah – Ma’an. Martedì il bimbo di cinque anni Ahmad Dawabsha è tornato nel villaggio di Duma, nella Cisgiordania occupata, per la prima volta da luglio, quando i coloni israeliani avevano bruciato vivi i suoi genitori e suo fratello minore in un attacco incendiario.
Ahmad continua a ricevere le cure mediche per le ustioni sul suo corpo e sul viso provocate dall’attacco che, il 30 luglio 2015, aveva ucciso i suoi genitori, Saad e Riham, e il fratellino di 18 mesi, Ali.
Le fonti mediche hanno riferito che nei prossimi mesi Ahmad dovrà essere sottoposto a operazioni di chirurgia plastica alla mano destra e alla gamba sinistra, tuttavia le sue ustioni potrebbero richiedere ulteriori procedure.
Nasser Dawabsha, lo zio di Ahmad, ha dichiarato che il bambino sta migliorando e che l’Autorità palestinese sta cercando di mandarlo all’estero a ricevere ulteriori cure mediche.
Secondo lo zio, Ahmad non è ancora del tutto consapevole della morte della sua famiglia, anche se sa che “sono in paradiso”, senza capirne pienamente il significato.
Traduzione di F.G.