
Doha. La relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani in Palestina, Francesca Albanese, ha descritto la situazione nella Striscia di Gaza come “estremamente tragica e spaventosa”, denunciando i continui bombardamenti di Israele che prendono di mira i civili e distruggono case e infrastrutture.
In un’intervista condotta con lei dal canale satellitare Al-Jazeera, Albanese ha denunciato il silenzio internazionale sugli atroci crimini di Israele a Gaza, avvertendo di un piano israeliano per espellere i palestinesi di Gaza dalla loro terra con la scusa della guerra, come accadde nel 1948 e nel 1967.
Albanese ha accusato i Paesi occidentali di praticare due pesi e due misure, affermando che il popolo palestinese è la principale vittima di tale politica.
La relatrice ONU ha affermato che più di 4 mila palestinesi sono stati uccisi e più di un milione di loro sono stati sfollati con la forza, che il 25% delle unità abitative è stato distrutto, oltre al collasso del settore sanitario e all’assenza di altri servizi vitali, come acqua, carburante ed elettricità.
La funzionaria delle Nazioni Unite ha criticato il linguaggio usato dai politici israeliani contro i palestinesi, come l’affermazione che stanno combattendo contro animali umani e che non ci sono civili a Gaza, descrivendo tale comportamento come “veramente oltraggioso, immorale, illegale ed inaccettabile”, invitando la comunità internazionale a condannare con forza tali osservazioni israeliane.
Ha inoltre condannato l’esercito israeliano per aver ordinato ai civili gazawi del nord di evacuare verso le aree meridionali della Striscia, definendolo “inaccettabile e illegale”.
Ha espresso rammarico per il fatto che il desiderio di vendetta abbia accecato tutti, compresi i Paesi occidentali, che secondo lei dovrebbero essere imparziali, garantire il rispetto del diritto internazionale e proteggere i civili.
Ha sottolineato la necessità di far entrare senza ostacoli gli aiuti umanitari a Gaza, di liberare i prigionieri palestinesi ed israeliani e di avviare un nuovo periodo di calma e di pace.
(Fonte: PIC e Al Jazeera).
Traduzione per InfoPal di F.H.L.