‘Aliyah’ in Palestina. Attesi 2.500 immigrati da Usa e Canada

Betlemme – Ma'an, InfoPal. Un'organizzazione israeliana ha lanciato un programma per l'arrivo in Israele di oltre 2.500 ebrei americani e canadesi per quest'estate. Essi troveranno alloggio nelle aree palestinesi.

L'organizzazione “Nefesh B'nefesh”, la quale promuove l'immigrazione ebraica in Israele, conosciuta come “Aliyah”, ha reso noto il programma che sarà implementato con la collaborazione dell'Agenzia ebraica per l'immigrazione e il ministero competente. Perché tutti gli arrivi siano resi possibili.

Il primo gruppo di 245 immigrati è atteso oggi, 12 luglio, all'aeroporto Ben Gurion.

“Nefesh B'nefesh” lavora per incoraggiare l'immigrazione nel nord di Israele laddove abita un'alta concentrazione di palestinesi e la sua missione è proprio quella di apportare modiche demografiche al territorio.

I palestinesi in Israele rappresentano il 20% della popolazione totale dello Stato ebraico.

Ma essendosi autoproclamato “Stato degli ebrei”, i palestinesi in Israele (Territori palestinesi occupati da Israele nel 1948, ndr) non possono vivere se non in qualità di cittadini di seconda classe. Le organizzazioni per i diritti umani lo confermano e, puntualmente, lo riportano.

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