Atene – Imemc. Il leader di un sindacato giordano ha riferito all'agenzia “France Press” che una nuova nave è stata acquistata per un valore pari a 800mila dollari in Grecia per trasportare a Gaza materiale da costruzione, attrezzature mediche e 200 nuovi passeggeri, insieme alla Freedom Flotilla, composta da dieci navi e diverse centinaia di passeggeri provenienti da 20 paesi. Doveva partire la settimana scorsa la Flotilla, ma resta ancora bloccata dalle autorità greche.
Dei 200 nuovi passeggeri faranno parte alcuni dei 500 operatori umanitari turchi che avrebbero dovuto essere in questa Flotilla a bordo della Mavi Marmara, poi ritiratasi per “problemi tecnici”, ma anche dietro la richiesta del proprio governo.
Le due navi che erano state sabotate da ignoti stanno valutando la possibilità di unirsi nuovamente alla Flotilla. L'atto di sabotaggio era stato definito “deliberato” dallo staff delle navi.
Oltre 300 attivisti sperano sempre di partire per Gaza con la Flotilla così che la nuova missione supererà le 500 presenze.
La nave è sponsorizzata da una nuova organizzazione “Noor” (“luce” in arabo) ed è composta da partecipanti del mondo arabo che hanno raccolto donazioni per milioni di dollari e assicurare il successo della Flotilla.
Ad ora, la Freedom Flotilla, resta nei porti greci, ma non cambia il suo obiettivo, vale a dire sfidare l'assedio israeliano su Gaza e sollevare il caso a livello mondiale.
Oltre 1,5 milioni di palestinesi di Gaza, metà dei quali bambini, vivono tagli quotidiani all'elettricità, bevono acqua contaminata e abitano tra fognature a cielo aperto. La causa di tutto questo è il blocco israeliano che impedisce il rifornimento, la ricostruzione e la ripresa del territorio palestinese.
Wael Saqqa, uno dei rappresentanti di “Noor”, ha affermato che 35 giordani prederanno parte al convoglio insieme ai passeggeri dal resto del mondo arabo.