Amnesty condanna divieto israeliano contro ostentazione della bandiera palestinese in pubblico

Londra – PIC. Amnesty International ha chiesto a Israele di ritirare le istruzioni impartite dal ministro della Sicurezza israeliano, Itamar Ben Gvir, che impediscono completamente ai palestinesi di alzare le loro bandiere in pubblico.

L’organizzazione ha avvertito martedì che questi ordini “rappresentano una chiara violazione degli articoli 2, 7, 19 e 20 della Dichiarazione universale dei diritti umani e delle carte delle Nazioni Unite”.

Il portavoce di Amnesty International, Rami Haider, ha dichiarato che il divieto imposto dal nuovo governo israeliano di issare le bandiere palestinesi viola i diritti umani e la Carta delle Nazioni Unite.

Rami Haider ha aggiunto che questo passo previsto serve per cancellare l’identità del popolo palestinese ed impedirgli di esprimere il proprio nazionalismo.

“Questo passo non può essere visto separatamente dalla serie di misure israeliane per legalizzare il razzismo”, ha detto Haider. Ha aggiunto che il divieto costituisce una violazione della libertà di espressione.

Domenica scorsa, il nuovo ministro della Sicurezza israeliano, Itamar Ben Gvir, noto per il suo estremismo, ha imposto il divieto di issare bandiere palestinesi negli spazi pubblici.

Un recente sondaggio condotto da Amnesty all’inizio del 2022 ha rivelato che l’incitamento contro la bandiera palestinese da parte dei governi israeliani, negli ultimi anni, è riuscito a instillarne la paura negli ebrei appena ne vedono una.

Il sondaggio ha evidenziato che fino all’80% dei palestinesi che sventolano bandiere intendono esprimere il proprio nazionalismo o protestare contro il razzismo.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.