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A cura dei Giovani Palestinesi d’Italia. Arrestato Mohammad Bilal Tamimi.
Domenica notte, una decina di soldati delle forze di occupazione israeliane, hanno fatto irruzione nella casa di Jannah Jihad, arrestando suo cugino, nonché cugino di Ahed Tamimi, Mohamad Bilal Tamimi, di 21 anni; originario della città di Nabih Saleh, vicino a Ramallah. I soldati lo hanno portato via, strappandolo dalla sua famiglia in piena notte senza nessun mandato d’arresto. Al momento dell’arresto si sente la mamma di Mohammad che dice: “Non aver paura Hamada, che Dio stia con te e ti protegga da questi criminali”… “Perché lo state arrestando, cosa ha fatto?”… “Lui va solo al suo lavoro e poi torna, non ha fatto nulla”, e infine prima che Mohammad uscisse dalla stanza la mamma gli dice: “prenditi la giacca, copriti, fuori fa freddo”.
Mohammad Bilal Tamimi era stato recentemente rilasciato dal carcere dove era stato gravemente ferito. Il giovane si trovava, infatti, in attesa di un intervento chirurgico al torace. Nel filmato si vede chiaramente in che modo i soldati israeliani esercitino la violenza sui cittadini inermi senza fare distinzione tra adulti, bambini e anziani.
I soldati hanno inizialmente spruzzato gas al peperoncino all’interno della casa per poi puntarlo sui loro volti, impedendo loro di respirare e di uscire dalla stanza, colpendo anche la nonna anziana malata. Inoltre hanno cominciato a spingere violentemente tutta la famiglia, strappando i vestiti, picchiandoli e prendendoli a pugni. A un certo punto il video si interrompe quando il soldato strappa con la forza il telefono dalle mani di uno dei familiari che stava filmando il raid.
Questa è la realtà con la quale tutti i giorni le famiglie palestinesi devono fare i conti. Questa è la realtà che i media internazionali nascondono perché hanno paura di sfidare la violenza, combattere contro l’occupazione e l’arroganza e dire BASTA a Israele.
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