Arresti e demolizioni di vecchie abitazioni e negozi in diverse parti della Cisgiordania

Le forze di occupazione israeliane hanno arrestato due cittadini palestinesi del villaggio Kafl Ad-dik, a ovest di Salfeet. Appoggiate da mezzi militari corazzati, hanno invaso il villaggio, circondando due abitazioni: quelle di Husam Jamal Mustafa (20 anni) e Wajdi Mohammad Naji (21 anni), studenti all’università Aperta di Gerusalemme; hanno fatto uscire le due famiglie e hanno arrestato i due studenti.

I soldati hanno invaso l’abitazione del civile Amjad Naji: l’hanno perquisita minuziosamente, danneggiandone il contenuto, e hanno aggredito i membri della famiglia, ordinando loro di consegnare il figlio.

 

Questa mattina, su un altro versante, otto carri militari hanno invaso i quartieri di Wad Al-Gamari, Al-shaqfan, Abu Najm e Batn Al-aqraa, nei pressi del villaggio di Al-Thahiria, a sud di Al-Khalil (Hebron). Le forze di occupazione hanno perquisito diverse abitazioni private, fra le quali quelle di Talaat Aref Talab, Sulaiman Al-samamrah e Bassam Said Al-hawa. Non ci sono notizie di arresti.

 

Imponenti forze dell’esercito israeliano hanno invaso il villaggio di Beit Eba, situato a ovest della città di Nablus, e hanno perquisito diverse abitazioni, arrestando due cittadini: Refaat Samaneh e Rami Aqal Samaneh, entrambi 21enni.

 

Fonti della sicurezza hanno confermato che l’esercito israeliano ha fatto saltare in aria alcuni negozi e vecchie abitazioni, causando seri danni, in particolare nella zona di Suq Al-basal; e hanno aggiunto che questi danni sono i più ingenti dall’inizio dell’occupazione di Nablus, denominata “inverno caldo” dalla fine di Febbraio scorso.

Le forze di occupazione hanno fatto saltare i blocchi di cemento che la popolazione aveva sistemato per ostacolare l’ingresso dei mezzi militari in città.

 

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