Associazioni e organizzazioni palestinesi e israeliane accolgono con favore il nuovo governo di coalizione.

Il nuovo governo di unità palestinese è stato accolto con favore da numerose organizzazioni sia nei territori occupati palestinesi sia in Israele e in tutto il mondo. 

Il ministro degli esteri turco ha descritto il nuovo governo come “una nuova speranza”, così anche il movimento pacifista israeliano,Gush Shalom, lo ha definito “una buona notizia” sia per gli israeliani sia per i palestinesi. 

Il Gaza Community Mental Health Programme (GCMHP) afferma che il nuovo governo rappresenta “la volontà nazionale di tutto il popolo palestinese nei loro sforzi per ottenere i legittimi diritti di libertà, indipendenza e di una vita dignitosa”.  

Sfide 

In un comunicato stampa, tutte e tre le parti hanno ammesso quali difficili sfide dovrà affrontare il nuovo governo palestinese. Il ministro degli esteri turco ha sottolineato “le difficili condizioni del popolo palestinese” e il bisogno “di consolidare la pace interna nonchè di ripristinare il normale funzionamento delle ististuzioni in Palestina”.  

La Turchia ha anche confessato che “accogliere il sostegno della comunità internazionale è sicuramente una necessità per il governo al fine di adempiere questa missione a tempo debito e di rispondere così alle aspettative della gente”.

Il ministro degli esteri turco ha dichiarato, inoltre, di riporre la sua fiducia e la sua speranza in questo nuovo governo di unità nazionale, affinchè “sia utile ed efficace per ristabilire un’atmosfera di dialogo tra la Palestina e Israele” e “riattivare il processo di pace”.  

Il Gaza Community Mental Health Programme (GCMHP) afferma che questo nuovo governo di unità nazionale rappresenta “ una grande ed importante sfida che i palestinesi dovrebbero riuscire a superare così da spezzare la situazione internazionale di assedio, boicottaggio e sanzioni”. 

Il GCMHP ha sottolineato anche quale sia lo stato in cui vivono i territori occupati palestinesi, “ stato di illegalità e totale mancanza di legge”.  

Gush Shalom sostiene che la sfida è assicurarsi che Israele tratti con il nuovo governo.

“Questo governo potrebbe e dovrebbe essere un partner di Israele per le trattative e per la pace”, ha affermato in un comunicato stampa il portavoce del movimento pacifista israeliano, Adam Keller.  

In un telegramma inviato al primo ministro israeliano, Gush Shalom ha affermato: “La Sua carriera sta giungendo rapidamente verso una fine ignominiosa. Se Lei ha intenzione di salvare qualcosa da questa infamante caduta, non è con patetici discorsi che potrà farlo. Se la Sua reazione al nuovo governo di unità nazionale palestinese sarà quella di lanciare una nuova incursione militare e di invadere il cuore della città di Nablus, allora effettivamente il Suo essere primo ministro sarà stato inutile e dannoso. Precisamente un anno fa, otteneva la fiducia dei Suoi elettori, sig. Olmert, sulla base della Sua promessa di mettere fine all’occupazione. Tuttavia quando Lei ha fatto esattamente l’opposto, il Suo governo ha perso anche l’ultimo straccio di giustificazione per il suo continuare a esistere”.  

Il ministro degli esteri turco ha invitato “tutte le parti ad agire con senso comune e nella consapevolezza delle proprie responsabilità”. La Turchia ha inoltre sollecitato la comunità internazionale ad “adottare un tipo di approccio obiettivo e incoraggiante” nei confronti del nuovo governo palestinese.  

Il Gaza Community Mental Health Programme ha esortato “il mondo intero e tutti gli alleati della Palestina a lavorare diligentemente allo scopo di rompere questo l’assedio politico ed economico imposto ai palestinesi, così come a trattare con il nuovo governo di unità nazionale che riflette appunto la volontà nazionale palestinese”. 

Il GCMHP ha infine avvisato delle possibili “ ripercussioni negative” se il nuovo governo dovesse fallire nel raggiungere la riconciliazione tra i palestinesi.

“Questo potrebbe riflettersi nella ricomparsa dei precedenti problemi e contrasti sociali e familiari, che andrebbero a minacciare la sicurezza personale e generale del popolo palestinese, e che provocherebbero un escalation dello stato di illegalità,” ha messo in guardia sempre il Gaza Community Mental Health Programme in un comunicato stampa.

(Fonte: Maan News) 

(Traduzione a cura di Silvia Marchionne)

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