Aumentano le manifestazioni israeliane per impedire ai parlamentari della Knesset di uscire dalle loro case

Tel Aviv – MEMO. Secondo quanto riportato dai media israeliani, i manifestanti contrari alle riforme giudiziarie pianificate dal governo hanno impedito ai parlamentari membri della coalizione di uscire dalle loro case, lunedì. Gli organizzatori delle proteste hanno dichiarato una “giornata nazionale di lotta”.

Molti manifestanti hanno bloccato l’ingresso della casa del parlamentare Simcha Rothman, del partito “Sionismo religioso”, capo del Comitato di Legge, Costituzione e Giustizia della Knesset. Rothman è l’architetto della riforma giudiziaria in questione. I manifestanti hanno cercato di impedire alla sua auto di andare verso la Knesset.

Nel frattempo, i manifestanti hanno anche bloccato le case del parlamentare del Likud, Tally Gotliv, uno dei più ferventi sostenitori delle riforme, e del ministro dell’Istruzione Yoav Kisch, secondo quanto riferito dall Times of Israel. Otto persone sono state fermate dalla polizia fuori dalle loro case. Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha condannato l’attacco alla casa di Gotliv.

“Questi sono i teppisti che ci chiedono etica, che parlano di valori umani, mentre calpestano questi valori […]”, ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu. “Ringrazio coloro, nell’opposizione, che hanno condannato questo comportamento e coloro che non l’hanno fatto, dovrebbero vergognarsi […], siete completamente fuori controllo”.

Secondo Netanyahu, i leader delle proteste stanno “distruggendo la democrazia”. “Non accettano i risultati delle elezioni. Non accettano la decisione della maggioranza. Non condannano le richieste per l’omicidio del primo ministro e della sua famiglia. Non condannano gli inviti a ferire e uccidere i membri della Knesset”.