Ayalon: ‘Se Anp proclamerà Stato palestinese, Israele sarà assolto da ogni accordo’

Imemc. Il vice ministro degli Esteri israeliano, Danny Ayalon, ha intimato: “Qualora l'Autorità nazionale palestinese dovesse proclamare il proprio Stato al di fuori di un processo di pace complessivo con Israele, allora Tel Aviv si considererà assolto da qualunque negoziato o impegno firmati con i palestinesi”. 

Quanto affermato ieri, 10 marzo, da Ayalon, è stato riportato dalla radio israeliana: “(…) qualunque negoziato di pace con i palestinesi sarà considerato nullo”. 

Inoltre, il vice ministro israeliano ha aggiunto che “una possibile dichiarazione dello Stato palestinese resterebbe priva di contenuti, e non aiuterebbe di certo ad incoraggiare colloqui di pace”. 

Sempre secondo Ayalon: “Si creerà ulteriore distanza dalle reali opportunità di pace e i palestinesi saranno motivati a reiterare il proprio rifiuto a tenere colloqui con Israele”. 

L'Anp aveva deciso di fermare i colloqui con Israele di fronte alla sua incessante attività di colonizzazione nei Territori palestinesi occupati – tra cui al-Quds ash-Shariqiyah (Gerusalemme est) – per le ordinarie demolizioni di abitazioni palestinesi nella Città santa occupata e per i frequenti invasioni e attacchi in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. 

Da parte israeliana, c'è un rifiuto ad affrontare colloqui sul destino della Città santa – proposta capitale dello Stato palestinese – e sullo status finale nel quale trovare una soluzione a questioni come frontiere, risorse naturali (sovranità e sfruttamento, ndr) e diritto al ritorno dei profughi palestinesi. 

Qualche mese fa, il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva dichiarato: “Gerusalemme non è un insediamento, bensì la capitale unificata ed eterna dello Stato ebraico”.

(Nella foto: il vice ministro degli Esteri di Israele, Danny Ayalon).

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