Bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza: 1055 morti e 5184 feriti dall’inizio dell’aggressione

Bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza: 1055 morti e 5184 feriti dall’inizio dell’aggressione

Gaza-InfoPal. Proseguono per il quinto giorno consecutivo i bombardamenti a tappeto israeliani contro la Striscia di Gaza assediata, e mentre l’Occidente ipocrita e a doppio standard condanna la Resistenza palestinese, il regime di Tel Aviv massacra civili, tra cui centinaia di bambini.

Questa mattina, mercoledì 11 ottobre, diversi civili palestinesi sono stati uccisi in nuovi attacchi aerei israeliani su case nei governatorati di Gaza e Khan Younis e nella città di Deir al-Balah.

Da sabato scorso oltre 1055 palestinesi sono stati uccisi, tra cui centinaia di bambini e donne, negli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza, ha affermato il ministero della Salute palestinese. Altre 5.184 persone sono rimaste ferite.

Il ministero della Salute ha dichiarato che l’occupazione israeliana sta ampliando la portata degli attacchi contro il personale medico, le strutture sanitarie e le ambulanze.

Il portavoce del ministero della Salute, Ashraf Al-Qudra, ha affermato che l’occupazione israeliana “prende deliberatamente di mira il personale medico, le istituzioni sanitarie e le ambulanze e indebolisce le loro capacità”.

Ha aggiunto: “Le équipe mediche lavorano in condizioni pericolose e non sicure, ma continuano a compiere il loro dovere nei confronti del popolo palestinese”.

Al-Qudra ha invitato gli organismi internazionali a “adottare misure efficaci per proteggere le squadre mediche, le istituzioni sanitarie e le ambulanze”.

Da sabato scorso la Mezzaluna Rossa palestinese ha subito 23 violazioni.

Da sabato, gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato centinaia di attacchi su case e infrastrutture civili in varie aree della Striscia di Gaza, provocando centinaia di vittime e vaste distruzioni: un nuovo genocidio contro due milioni di civili, secondo quanto denunciato dal ministero della Salute di Gaza.

Gli attacchi aerei hanno causato la morte di 150 membri di 22 famiglie, sei operatori sanitari e otto giornalisti, mentre 15 operatori sanitari e 20 giornalisti sono rimasti feriti, ha affermato il ministero.

Gli attacchi aerei sui quartieri residenziali hanno costretto circa 140.000 cittadini a rifugiarsi negli ospedali delle Nazioni Unite. L’ONU riferisce che almeno 200.000 residenti sono stati sfollati.

Gli attacchi hanno preso di mira nove istituzioni sanitarie, tra cui l’edificio del ministero della Salute, la Clinica Rimal e l’International Eye Center, e 15 ambulanze, ha affermato il ministero.

La situazione è ulteriormente complicata dalla carenza di carburante e dalle interruzioni elettriche che colpiscono i generatori, ha aggiunto il ministero.

“Continua a mancare l’elettricità per far funzionare il sistema sanitario. Ciò minaccia la vita di tutte le persone malate e ferite”, ha aggiunto il ministero della Sanità nella nota.

Il ministero della Sanità ha anche chiesto l’apertura di un “corridoio sicuro per garantire l’ingresso di aiuti medici urgenti” negli ospedali del territorio, che ora sono sopraffatti dai morti e dai feriti.

Sabato 7 ottobre, il capo di stato maggiore delle Brigate Al-Qassam, braccio armato del movimento Hamas, Muhammad Deif, ha annunciato il lancio dell’operazione “Ciclone Al-Aqsa”.

(Fonti: Quds Press, PIC, Wafa).

(Foto e video: media government office).