B’Tselem: ‘L’esercito non può investigare su se stesso’.

Il Centro israeliano per i diritti umani nei “Territori Occupati”, B’Tselem ha inviato una lettera urgente alla Procuratore generale d’Israele, il Maggior Generale Avichai Mandelblit, nella quale gli chiede un’inchiesta di polizia militare immediata sulle circostanze relative all’uso del fosforo bianco contro le strutture dell’UNRWA durante l’ultima aggressione a Gaza.

B’Tselem afferma che il Generale di Brigata Eyal Eizenberg, comandante della Divisione di Gaza, e il capo della Brigata Givati, il Col. Ilan Malka, sono stati “sottoposti a processo disciplinare per aver autorizzato il bombardamento”.

La scorsa settimana, Israele ha presentato un rapporto all’ONU nel quale però ha omesso alcuni dettagli. Israele sostiene infatti che i due capi militari sono stati ascoltati da parte degli organi disciplinari per un abuso di potere che ha messo in pericolo vite umane, dal momento che hanno permesso il bombardamento di aree abitate.

“Un’inchiesta esauriente condotta da Human Rights Watch mostra che la mattina del 15 gennaio 2009 l’Esercito israeliano ha cominciato a bombardare le strutture dell’UNRWA, che ospitavano anche il quartier generale dell’organizzazione. Circa 700 persone avevano trovato rifugio in quegli edifici, che tra l’altro contenevano provviste di cibo e medicinali”, riporta B’Tselem.

L’organizzazione afferma che alcune bombe contenevano fosforo bianco, il quale si sarebbe potuto propagare facilmente alle riserve di carburante dell’UNRWA, il che ha posto ad un rischio gravissimo i civili che si erano rifugiati nelle sue strutture.

B’Tselem indica inoltre che il dir. gen. dell’UNRWA, John Ging, e i dipendenti dell’organizzazione dell’ONU hanno avvertito decine di volte i capi dell’esercito israeliano di non sparare all’indirizzo delle loro strutture.

B’Tselem afferma perciò che quanto è accaduto è molto grave poiché l’esercito israeliano era a conoscenza del pericolo: tuttavia, ha continuato a colpire le strutture dell’UNRWA.

B’Tselem afferma inoltre che sebbene non vi siano state vittime nel danneggiamento delle strutture dell’UNRWA, queste audizioni di carattere disciplinare non sono affatto una misura punitiva adeguata, poiché molti residenti hanno subito gravi ustioni a causa del bombardamento.

Il gruppo israeliano attivo per difesa dei diritti umani nei “Territori occupati” sostiene che Israele ha taciuto molti particolari: infatti, la relazione dell’esercito non dice perché le strutture dell’UNRWA sono state bombardate sebbene molti civili fossero rimasti già uccisi in situazioni simili.

L’Esercito non ha aperto un’inchiesta sulla questione, ma ha solo deciso di condurre i due ufficiali presso una commissione che ascolti quanto hanno da dire.

B’Tselem indica che la questione, compreso l’insabbiamento dei dettagli, prova che l’esercito non può investigare su se stesso, perciò chiede al governo israeliano di istituire una commissione d’inchiesta indipendente che verifichi le violazioni del diritto internazionale durante l’operazione “Piombo fuso”.

La squadra di investigatori – aggiunge B’Tselem – deve essere capace di porre domande agli ufficiali e ai soldati, così come dev’essere in grado di interrogare i politici che hanno pianificato l’operazione.

 

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