Campagna d’arresti su larga scala in atto nei territori palestinesi occupati

Nazareth – PIC. La polizia israeliana ed i servizi segreti (Shin Bet) hanno arrestato 165 giovani palestinesi nella Palestina occupata del 1948, due giorni dopo la loro partecipazione alle proteste contro l’aggressione israeliana a Gerusalemme e nella Striscia di Gaza, e contro gli attacchi dei coloni contro i palestinesi.

Il sito web Arab48 ha riferito che il numero di detenuti ad al-Taybeh, al-Tira, Umm al-Fahm e Qalansawa è arrivato a 13, otto dei quali erano già stati rilasciati.

Testimoni hanno riferito che diversi giovani sono stati arrestati ad Haifa e a Kafr Qara.

Martedì, la polizia israeliana ha arrestato tre cittadini del villaggio di Aylout, sospettati di aver cercato di aggredire un agente di polizia durante gli eventi recenti.

Nel frattempo, il tribunale di Acri ha rilasciato Muhammad Mutlaq, di al-Ba’nah dopo essere stato interrogato dalla polizia, mentre Asala Mansour, una giovane donna di Majd al-Krum, è stata trasferita agli arresti domiciliari per cinque giorni.

Da parte sua, l’avvocato Hassan Jabareen, direttore generale del Centro legale per i diritti delle minoranze arabe nella Palestina occupata (Adalah), ha fatto riferimento alle violazioni della polizia e alla recente campagna di arresti in un’intervista su Arab48, dicendo che ” la campagna di arresti è puramente politica”.

Jabareen ha affermato che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dato il via libera alla campagna.

Domenica sera, la polizia ha dichiarato in un comunicato di aver lanciato una campagna denominata Law and Order per effettuare arresti, perquisizioni ed indagini contro i manifestanti nella Palestina occupata del 1948.

La polizia israeliana ha arrestato più di 1.550 palestinesi nelle ultime due settimane.