CICR a Gaza: le strutture essenziali non devono essere prese di mira

Gaza. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha dichiarato martedì che le infrastrutture essenziali non devono essere prese di mira, dopo l’annuncio di Israele di tagliare le forniture a Gaza.

Le infrastrutture di base da cui la gente dipende per vivere – comprese le reti elettriche e idriche – non devono essere prese di mira. A prescindere da qualsiasi assedio militare, le autorità devono garantire ai civili l’accesso ai beni di prima necessità, tra cui acqua sicura, cibo e cure mediche”, ha dichiarato la presidente Mirjana Spoljaric in un comunicato.

Spoljaric ha dichiarato che il CICR è pronto a fare tutto il possibile per aiutare e ha espresso “estrema” preoccupazione per la sofferenza delle famiglie.

“Agli operatori umanitari deve essere consentito il libero passaggio per assistere chi ne ha bisogno”, ha detto. “Le strutture mediche ed il personale sanitario non devono mai essere presi di mira”.

Ha aggiunto che i civili pagano sempre il prezzo più alto in un conflitto e ha esortato le parti a rispettare gli obblighi del diritto internazionale umanitario e a fare ogni passo per evitare che i civili subiscano ulteriori danni.

“Tutte le parti devono esercitare la moderazione e proteggere le vite e le proprietà dei civili. L’uccisione di civili ed i maltrattamenti sono vietati dalle Convenzioni di Ginevra”, ha dichiarato. “Inoltre, le Convenzioni richiedono che i feriti e i malati siano assistiti. Le persone detenute devono essere trattate in modo umano e dignitoso. La presa di ostaggi è vietata dal diritto umanitario internazionale e gli ostaggi devono essere immediatamente rilasciati incolumi”.

La dichiarazione ha rilevato che la recente violenza in Israele e a Gaza è a un livello che non si vedeva da anni e ha il “potenziale per intensificarsi drammaticamente, causando ancora più dolore e angoscia a tutte le parti”.

“Senza un’immediata calma, ci stiamo dirigendo verso un disastro umanitario”, ha avvertito il CICR. Secondo il Comitato, un’accresciuta retorica bellica porta a maggiori sofferenze per i civili.

Il gruppo palestinese Hamas ha lanciato l’operazione Ciclone di al-Aqsa contro Israele all’inizio di sabato, sganciando una raffica di razzi e infiltrandosi in Israele via terra, mare e cielo. Il gruppo ha dichiarato che l’attacco a sorpresa è in risposta all’assalto alla moschea di al-Aqsa nella Gerusalemme Est occupata e alla crescente violenza dei coloni contro i palestinesi.

Per rappresaglia, l’esercito israeliano ha lanciato l’Operazione Spade di Ferro contro Hamas nella Striscia di Gaza.

(Fonte: MEMO).

Traduzione per InfoPal di F.L.