Cisgiordania, sostanze tossiche in una discarica dei coloni

Wadi Abu Hindi, Cisgiordania – Ma’an. Di George Hale“Hanno bevuto l’acqua scura, e sono morti”, dice un giovane pastore beduino riferendosi al liquido putrido nero che trasuda dal terreno.

Mezzo miglio a est, gli insetti stanno divorando la carcassa di due animali – una pecora e una capra – che marciscono nel letto asciutto del fiume.

Dal livello di decomposizione, è chiaro che sono morti di recente. Ciò che non è chiaro è come, ma una nuova indagine ambientale propone indizi per le sostanze tossiche nell’aria e nell’acqua.

L’area di Wadi Abu Hindi è a valle della più frequentata discarica della Cisgiordania occupata, in un’area sovrastata da entrambi i lati da insediamenti israeliani.

L'”acqua scura” è percolato, liquido prodotto dalla compressione.
Qui, si riferisce al deflusso di centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti ammassati in una collina a est di Gerusalemme. La pioggia dilava il pendio orientale meno stabile, dove incontra i corsi d’acqua dolce.

“Questo è molto pericoloso”, dichiara Nader al-Khateeb, esperto di salute pubblica e già ingegnere capo dell’autorità delle acque di Betlemme, dopo aver esaminato le fotografie sul sito di Ma’an. “E’ altamente,altamente tossico. Potrebbe facilmente filtrare nella falda acquifera”, affema al-Khateeb.

Lui e altri esperti ritengono che la presenza del liquido nella valle rifletta uno dei molti fallimenti dell’ingegneria, nella discarica di Abu Dis, una discarica israeliana che tratta i rifiuti di entrambe le parti della Linea Verde.

Così grande è la minaccia che nel 2011, le autorità israeliane hanno dichiarato la struttura insalvabile e ne hanno ordinato la chiusura entro il 2013. Eppure rimane un alveare di attività oggi, visto che il metano non trattato salta in aria ed corre nelle acque della valle sottostante.

Traduzione a cura di Edy Meroli