Corte suprema israeliana annulla decisione che vieta la partecipazione di partito arabo alle elezioni israeliane

Tel Aviv – MEMO. La Corte suprema israeliana ha annullato domenica il divieto all’Assemblea nazionale democratica (Balad) di partecipare alle prossime elezioni parlamentari, previste per il 1° novembre 2022.

In una dichiarazione, il Centro legale per i diritti delle minoranze arabe in Israele (Adalah) ha affermato che la Corte suprema israeliana ha annullato la decisione del Comitato elettorale centrale israeliano (CEC) per squalificare i partiti arabi dalla partecipazione alle elezioni nazionali israeliane, definendo la mossa come “storica” .

Il CEC ha votato il 29 settembre per squalificare il partito dalla partecipazione alle 25esime elezioni per la Knesset. Adalah ha fatto obiezione alla decisione a nome di Balad.

Il direttore generale del gruppo Hassan Jabareen, che rappresenta Balad, ha dichiarato: “Il rifiuto della Corte suprema israeliana del tentativo di bandire Balad è stato fatto alla luce della laconica richiesta di un partito israeliano di destra che ha ignorato tutte le precedenti sentenze della Corte proprio su questa stessa domanda”.

“Quest’ultimo tentativo per bandire un partito arabo si unisce a tutti i tentativi altrettanto infondati per bandire liste e candidati arabi che la destra israeliana presenta ad ogni singolo ciclo elettorale. L’unico scopo di queste mosse è incitare [l’odio] contro i rappresentanti politici arabi e spingerli oltre i confini del discorso politico legittimo”.

Al Comitato elettorale centrale israeliano, ha proseguito, “deve essere negata l’autorità di squalificare liste e candidati di partiti, e deve essere chiarito inequivocabilmente che l’azione parlamentare che promuove una visione di democrazia e di uguaglianza non può essere motivo per negare il diritto di partecipare al processo politico”.