Crisi economica in Cisgiordania: Israele trasferisce 63 milioni di dollari all’Anp

An-Nasira (Nazareth) – Quds Press. I media ebraici riferiscono che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha disposto, martedì 11 settembre, il trasferimento di 250 milioni di shekel (circa 63 milioni di dollari) all’Autorità palestinese, sotto forma di anticipo sugli introiti fiscali. Questa decisione va in sostegno dell’Anp per superare la sua gravissima crisi finanziaria.

Secondo quanto riportato dalla radio ebraica, Netanyahu ha incaricato il suo consigliere Yitzhak Molcho a coordinare il trasferimento della cifra con gli enti preposti dell’Anp. Inoltre Netanyahu avrebbe dichiarato che “Israele sta lavorando su diversi fronti per aiutare l’Autorità palestinese”.

Dal canto loro, i servizi di sicurezza israeliani avevano raccomandato al governo di Tel Aviv di trovare una soluzione pratica ed immediata alla crisi economica che affligge l’Anp, temendo che le proteste contro l’aumento dei prezzi e contro il governo palestinese in Cisgiordania potessero trasformarsi in scontri su larga scala tra i manifestanti palestinesi infuriati e le forze di occupazione israeliane, sfociando in una terza intifada. I servizi di sicurezza avevano proposto di anticipare il trasferimento delle entrate fiscali, circa 100 milioni di dollari al mese, che Israele incassa per i palestinesi.

Il quotidiano israeliano in lingua ebraica Maariv, ha rivelato che il governo israeliano, temendo l’indebolimento dell’Anp, ha inoltrato delle richieste urgenti al governo degli Stati Uniti e all’Unione Europea perché salvino l’economia palestinese al collasso.